Magazine Maternità
Ieri sono tornata dal lavoro e sono andata a casa con Matilde. Mio marito non c'era e Sofia, per questioni organizzative, è rimasta a dormire dai nonni. Avevo in mente un pomeriggio tranquillo, in genere senza Sofia che assorbe tutta la mia attenzione, qualcosina riesco a combinarla.Ma haimè le cose non sono andate come me l'aspettavo, Matilde, dopo aver fatto la sua merenda, anzichè dormire ha iniziato a piangere disperatamente, non riuscivo a calmarla qualsiasi cosa facessi. In un primo momento ho creduto fossero i denti, poi il pannolino bagnato,quindi che avesse sete.Soltanto alla fine, mentre la prendevo in braccio, lei ha fatto un gesto che all'improvviso mi ha ricordato quanto fosse piccola, con la testa ha cercato di appoggiarsi tra il mio seno ed il braccio quasi volesse essere cullata, quando l' ho accontentata mi ha fatto un sorriso e poi è crollata. Mi sono fermata a guardarla per un pò e ho pensato a quanto deve essere stato duro anche per lei adattarsi ai nuovi cambiamenti , che a volte con i bambini si dànno troppe cose per scontato, ma ho pensato anche che spesso quello che i nostri figli ci chiedono è molto meno di quello che vorremmo dare loro e questo, secondo me, vale per tutti a prescindere dall'età.