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Mamma ritrovata al supermercato

Da Caffenero

supermercatoSe dovesse capitare di usare il supermercato per ritrovare se stessi? Cosa può accadere e come?

Da quando sono nati i bambini il nostro fine settimana è un gioco di incastri: tu fai la spesa, mentre io guardo i compiti del grande, stiro e controllo il piccolo mentre fa il riposino. Tra una cosa e l’altra, non vado al supermercato da qualche anno, almeno non quello della spesa grossa.

Come nelle migliori tradizioni, mio marito ignora la lista della spesa e sceglie tutto ciò che piace a lui. Quando mi è capitato di andare al suo posto, ho scoperto che i carciofi vengono ancora venduti in Italia e che forse saranno anni che non preparavo i carciofi ripieni. Avevo smesso con la gravidanza, poi con l’allattamento non andavano bene, nelle pappe non li mettevo e sembrava complicato preparare mille pietanze. Svezzato uno, ne è nato un altro e io sono ancora qui senza carciofi.

Che tristezza che sia un carciofo a dirti quanto tempo è passato! Inutile dire cos’altro non ho più fatto in questi anni e me ne sono resa conto nei corridoi: ci sono prodotti che non compro più da quando ho scoperto con cosa sono fatti, creme che non voglio più vedere, riviste di viaggi che una volta erano la mia vita e adesso mi sembrano lontanissime. Come faccio adesso ad andare dall’altra parte del mondo? Mi sembra complicatissimo.

Ebbene sì, il supermercato è diventato il mio psicoanalista.


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