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Mamma Roma di PierPaolo Pasolini. 1962

Creato il 08 marzo 2012 da Barbara2011
Mamma Roma di PierPaolo Pasolini. 1962

[...] Mostruoso è chi è nato
dalle viscere di una donna morta.
E io, feto adulto,
mi aggiro più moderno di ogni moderno
a cercare fratelli che non sono più
[...]
(Pier Paolo Pasolini, da "Un solo rudere")

Pasolini direbbe che Mamma Roma (Anna Magnani)fa la vita, è una prostituta che sposa il suo protettore per dare una svolta alla sua vita. Ciò che più le preme è recuperare il proprio rapporto con il figlio Ettore: sceglie la vita sottoproletaria aprendo un banco al mercato e guadagnandosi onestamente da vivere. La sua è una mentalità piccolo borghese che spera nella svolta. La mentalità che acquisisce non è quella che in realtà le appartiene e il messaggio che Pasolini cerca di lanciare è proprio la pericolosità del presunto cambio di uno stato sociale, sottolineandone i pericoli che potrebbe comportare. Mamma Roma si scontra, infatti, con il suo passato che torna a bussare alla sua porta, non è un matrimonio a dare la libertà e oggi festa della donna questo messaggio risulta quanto mai attuale. E per sottolineare il suo pensiero sul matrimonio Pasolini lo rappresenta come una sorta di "Ultima cena" di burini che, avvinazzati, si salutano intonando volgari stornelli sulle melodie di Vivaldi. Bellissime le scene di Mamma Roma ubriaca che barcollando grida il suo sdegno sul lungo viale della prostituzione, tutto attorno è buio, non s'intravede nulla, simbolo del destino che di lì a poco colpirà Mamma Rosa ed Ettore.
Il vero sconfitto della storia è tuttavia proprio Ettore, nello sguardo, nelle sue parole, nella sua mimica già una premonizione della sua caduta: un ragazzo che in fondo ha vissuto sempre per strada, pigro, senza vere voglia di fare, irruento come può cambiar vita? La sua storia richiama la passione cristologica, emblematica in tal senso la sua fine, steso in preda alle sue allucinazioni, con un primo piano dei piedi come nel Cristo morto di Mantegna.
La sua discesa negli inferi comincia quando s'innamora di Bruna, lui un ragazzo che vive di sole passioni, che non sa nemmeno esprimere i suoi veri sentimenti, sia verso la ragazza, che verso la madre: "non le voglio bene, ma se dovesse morire piangerei".
Una magnifica Anna Magnani. Questo il mio tributo per il suo compleanno.Auguri Anna!


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