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Mamma tigre o mamma chioccia?

Da Leragazze

Mamma tigre o mamma chioccia?In questi giorni negli Stati Uniti c’è un vivace dibattito scatenato dalla giornalista del Wall Street Journal Amy Chua, docente di legge a Yale, sul tema dell’educazione dei figli. Questa signora dalle origini cinesi sostiene che i genitori occidentali, troppo preoccupati di intaccare l’autostima dei propri ragazzi, siano eccessivamente permissivi e con questo comportamento generano dei debosciati, che non sono in grado di affrontare gli ostacoli che incontrano nella vita. Ci racconta quindi nel suo libro “Battle Hymn of the Tiger mother” con quali ferree regole ha allevato le sue due figlie,  Sophie e Louise; il decalogo include: non invitare o andare dagli amici a giocare, non dormire fuori casa, non guardare la tv o giocare con i videogames, non lasciare ai figli la scelta delle attività extra-scolastiche, pretendere il massimo dei voti ed essere il numero uno in tutte le materie (tranne che in ginnastica e in recitazione); infine bisogna saper suonare o il pianoforte o il violino. Ma non basta; per ottenere il rispetto di queste regole si può arrivare ad insultare i figli, come del resto faceva suo padre con lei quando la chiamava “garbage”. Nel suo libro ci racconta con orgoglio come ha fatto soffrire la figlia di 7 anni quando la poveretta non riusciva a suonare “The Little White Donkey” al piano. Insomma tutto questo ha scatenato una forte polemica sia sui giornali che sul web, e i metodi della signora Chou sono stati molto criticati. Però mi chiedo, ma qualche spunto non potremmo forse prenderlo anche noi genitori occidentali?



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