Vivo una vita molto frenetica, non mi fermo quasi mai e non perché cerco la perfezione. Sono così e basta e penso di poter fare sempre TUTTO e tutto quanto da sola.
Non solo! Faccio 2000 cose contemporaneamente, non dico mai di no, per me "in qualche modo si fa!" (tanto che problema c'è) e se di fretta meglio ancora!
Mia madre un giorno mi ha detto: "Sarà il caso che ti fermi un po', figlia mia? Arriverà un giorno che scoppi" (in realtà si riferiva anche a mio marito, perché lui è peggio di me!).
Ci sono giorni in cui torno a casa e sento di avere poco da fare (buttarsi sul divano no eh!!??), a parte stare con bimbuzza che ormai è grande e può sentire il bisogno di giocare sola nella sua stanza, senza essere disturbata. A volte non tolgo neanche il giubbotto e inizio a sistemare o a tirare fuori tempere e fogli...non c'è tempo da perdere no?
Mi sento quasi male senza fare nulla!
Giro per casa cercando "il da fare", propongo a bimbuzza idee, giochi e lavoretti (ma se vuole giocare con le sue bambole da sola!!???), faccio un po' di addominali sul tappeto (non sia mai che perdo l'abitudine), non mi rilasso mai!!!
Addirittura una sera che bimbuzza è andata a letto più presto del solito e mio marito metteva a posto cucina e lavastoviglie (mi aiuta tanto), io ne ho approfittato per un bagno caldo (solitamente faccio doccia veloce) ma non mi sono rilassata per niente.
Ma com'è possibile? Ero SOLA in bagno, immersa nell'acqua calda con qualche goccia di olio alla lavanda e io...non mi sono rilassata...Quasi quasi avrei voluto sentire quel "Mamma, Vivy...." a cui sono ben abituata. O forse solo "Vivy"...ahaha...lo so che ci avete pensato!
Poi però...quando il "Mamma, Vivy..." ricorre in modo perpetuo...sbotto e grido "ma perché mi chiamate sempre?", e mio marito a dire "si ma con calma..." e bimbuzza a chiedermi "ma sei arrabbiata?".
Allora...non mi va mai bene niente!?
Per esempio, non so voi, ma quante volte sentite in un giorno:
- Mammaaaaa, vieniiiiiii!!!
Io, che sto lavando i piatti, grido dall'altra parte della casa: non puoi venire tu? cosa c'è?
- No, mamma, vieni tuuuuu.
Io mi asciugo le mani, vado nella sua camera: "ma che succede?"
- Lo togli il vestito alla Barbie?
No comment.
Oppure:
- Mamma, dov'è il cavallino con la bambolina, quello rosa che mi ha comprato la nonna che io ci gioco sempre...
Io: quale dei 2 miliardi di cavalli che hai in camera????
Lui davanti al comodino aperto:
- Vivy non trovo i calzini neri, quelli buoni da matrimonio. Non ci sono, ecco lo sapevo!
Arrivo io, senza neanche guardare: sono questi?
Lui davanti al cassetto aperto in cucina:
- Vivy, dov'è l'apribottiglie? Non c'è.
Arrivo io, alzo le presine: eccolo!
Lei:
- Mammaaaaaaaa, mi cambi canale (o mi prendi l'acqua...)?
Io: non puoi chiederlo al babbo...accanto a te?
Lui accompagna bimbuzza all'asilo. Arriva puntuale la telefonata intorno alle 9 mentre sto per entrare in ufficio.
- Vivy, dov'è la mollettina per i capelli di bimbuzza?
Glielo dico.
Mi richiama dopo un po': Vivy, ma come si mette questa cavolo di mollettina???
Che ridere.
Un'altra mattina arriva la telefonata ma questa volta è lei:
- Mamma, dove sono i miei occhiali da sole?
Io lo devo sapere anche se sono in treno a 70 KM di distanza. Le do comunque indicazioni perché so perfettamente dove stanno.
...e così via.
Domandone: è giusto dare l'idea di una mamma "faccio/so tutto io"? Non delegare mai e affannarsi sempre e in ogni situazione? Stare sempre sul pezzo e non saper mai dire "Boh non lo so, chi lo sa? pensaci tu!".
Ovviamente non sto parlando di "questioni" importanti perché quelle vengono affrontate insieme in famiglia e mio marito, grande pianificatore, mi offre spesso le soluzioni pronte.
Mi riferisco alle piccole cose, quelle che mi fanno correre come una matta senza mai arrivare a quell'albero in giardino che con gli amici, giocando, era il nostro #tanaliberatutti
Probabilmente tutto questo traspare anche dai post che scrivo...non so. A volte le amiche mi chiedono come io faccia a fare sempre tutto, sostenendo che io abbia i super poteri.
Il fatto è che essere così mi fa sentire viva. Se mi limitassi andrei contro la mia stessa natura. Non ambisco ad essere una mamma o moglie perfetta, ma a stare bene con me stessa, anche se alla fine sono distrutta. Non penso di essere una super mamma solo perché ho organizzato un rock party per il compleanno di mia figlia, ma una mamma che si diverte ritagliando note musicali e stelle su fogli di gommapiuma fino a notte fonda.Leggendo i vari post sulla rassegna #tanaliberatutte lanciata dalla blogger Micaela, mi accorgo che quasi tutte le mamme (blogger e non) siamo così, tanto da sentire il bisogno di confrontarci, spaziando tra la nostra convinzione di sentirci indispensabili e la voglia di essere "imperfette".
Un giorno forse imparerò a liberarmi da sola.
Chi corre con me?
Vivy