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Sin da quando ero piccino piccino picciò ho odiato a morte quei luridi merdosi scout, un misto tra il nerd e il pacchiano, come se fossero figli adottivi di Bear Grylls, patetici. Per inseguire l'amore nella vita bisogna arrivare a mettere in subbuglio una piccola cittadina del New England? Secondo Wes Anderson si, e nel rispondersi a questo domanda mette in scena quello che in realtà si sapeva già dal primo frame: non si mette mai freno alla giovinezza, alla voglia di correre, scappare, esplorare. A maggior ragione se si vive incarcerati in una piccola comunità bigotta e ipocrita che non lascia spazio alla spensieratezza e alla voglia di volersi anche rompere i coglioni in santa pace a 11 anni. Strabiliante il talento registico di Anderson, regia pulita, armoniosa con la trama, efficace ad ogni take montato, una bomba davvero. Apprezzabili per i nerd pipparoli come me, i movimenti di macchina su piwi che, per chi li nota e sopratutto sa di cosa sto parlando capiranno di certo e godranno. Un vero gioiellino che brilla di vita propria all'interno di una piccola tenda nel buio stellato del cinema che vale, quello che spacca il culo.
Wes Anderson
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