Non sono mai stato granché interessato ai libri riservati al “making of” dei film, vuoi perché costano tanto, o anche perché preferisco godermi l’opera senza scoprire i segreti del mestiere, che inevitabilmente rovinano un po’ la magia del grande schermo.
Tuttavia a questo giro mi sono fatto regalare (ovvero l’ho inserito nella mia wishlist, ed è stato puntualmente comprato), lo spettacolare volume Pacific Rim: Man, Machines & Monsters, curato da Guillermo del Toro in persona, e da David S. Cohen.
Questa volta ero curioso di conoscere i dietro le quinte di un film che – come sapete – ha tanto influenzato alcuni miei lavori, da I Robot di La Marmora a Grexit Apocalypse.
Fortunatamente si è trattato di un regalo molto azzeccato.
Più che di un compendio relativo alla lavorazione del film in questione, Man, Machines & Monsters è un vero e proprio libro sul world building dello scenario in cui si muovono – appunto – i robot e i kaiju di Del Toro.
Il volume è corredato da splendide foto e illustrazioni, ma anche da schede tecniche sui vari jaeger (i mecha) del Pan Pacific Defense Corps, l’armata interforze che combatte i mostri che minacciano la terra.
Anche i kaiju hanno la loro sezione, con tanto di bozzetti, disegni, note anatomiche e biologiche, più varie supposizioni sul mondo da cui provengono, e che dovrebbe essere il punto di partenza per lo sviluppo del seguito di Pacific Rim.
Allo stesso modo i vari piloti dei mecha sono catalogati tramite schede che ricordano quelle di tanti giochi di ruolo, corredate da foto e da dati biografici.
Il volume contiene anche diversi inserti staccabili, dagli adesivi dei vari jaeger e del PPDC ai disegni tecnici dei mecha, realizzati con estrema dovizia di particolari. Dubito che li userò, perché preferisco conservali, ma volendo potrei ricavare un bel po’ di roba utilizzabile indipendentemente dal libro.
Ecco, forse è questo che mi è piaciuto molto: Man, Machines & Monsters ricorda più un manuale di giochi di ruolo che non un libro di approfondimento sul making of tecnico del film (anche se c’è abbondanza di materiale anche su questo aspetto della pellicola).
Ribadisco una cosa già detta in altre occasioni: Pacific Rim – al di là dei gusti soggettivi – è un film che ha il grande merito di aver creato un franchise nuovo, in un epoca in cui il cinema sta saccheggiando tutto il materiale possibile da fumetti e romanzi, senza inventarsi nulla di originale. A volte da queste trasposizioni nascono grandi cose, è vero, ma il sapore di “già visto” ogni tanto lascia un tantino di amaro in bocca.
Lode quindi a Del Toro per aver rischiato qualcosa di nuovo.
Ovviamente mi auguro di vedere presto il seguito.
(A.G. – Follow me on Twitter)