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Manal e Alaa: una love story egiziana

Creato il 01 febbraio 2013 da Epierandrei @shotofwhisky

Uno degli attivisti e blogger più noti in Egitto si chiama Alaa Abdel Fattah. Ne scrivo molto brevemente sull'ebook Urban Cairo.

Scrissi di lui, in particolare, perchè mi colpi' la vicenda del suo ultimo arresto, a fine ottobre 2011 (purtroppo non era nemmeno la prima volta), insieme ad altri civili, con l’accusa di aver criticato l'intervento dell'esercito durate la manifestazione del 9 ottobre 2011, al Cairo, finita nell’ennesimo massacro. Nemmeno durante le settimane di detenzione Alaa smise di lottare per la rivoluzione. Fece uscire una lettera di denuncia sulla presenza in carcere di tante altre persone vittime della repressione operata dalle forze armate. Fu poi rilasciato a fine dicembre 2011.

Nel frattempo era nato il suo primo figlio: Khaled Alaa.

Khaled è figlio di una coppia politica, Alaa Abdel Fattah, appunto, e sua moglie, l’attivista Manal Hassan rientrati al Cairo dalla loro residenza in Sudafrica (da un esilio volontario di circa due anni) per sostenere la rivolta del febbraio 2011. La sua nascita fu celebrata su Twitter e Facebook con una vera e propria ovazione. Il piccolo rappresentava un atto di fiducia nell’amore verso i compagni e nel futuro del Paese, ma allo stesso tempo, e suo malgrado, era anche il simbolo della dissidenza: porta infatti lo stesso nome di Khaled Said, il ragazzo di Alessandria ucciso nel giugno del 2010 da due poliziotti, a cui i giovani rivoluzionari si sono ispirati.

Khaled Alaa è venuto al mondo mentre suo padre era in carcere, sua zia, Ahdaf Soueif, la nota scrittrice egiziana, che vive fra il Cairo e Londra, chiedeva la chiusura dei processi militari per i civili, e sua nonna faceva lo sciopero della fame per la liberazione di suo padre, Alaa.

L’appassionante disegnatrice libanese Lena Merhej ha dedicato ad Alaa e Manal un fumetto dal titolo Manal and Alaa: A love story, appena pubblicato sul web. Sei appassionanti tavole (qui, e in inglese) che raccontano l’incredibile storia di questa coppia di attivisti egiziani, che si conobbero tanti anni fa in Egitto, durante un computer camp. E non smisero mai di cercarsi.
 


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