Rischiano di essere “gravi” le conseguenze della sospensione delle forniture idriche garantite all’area di Gaborone dalla diga sudafricana di Motaledi: lo ha detto Matida Mmipi, portavoce della Compagnia dell’acqua del Botswana, provando a quantificare le ricadute per il servizio in un paese perlopiù desertico.
All’origine della sospensione delle forniture c’è l’abbassamento del livello delle acque nel bacino della diga. Stando ai gestori dell’impianto, situato nell’estremità nord-occidentale del Sudafrica, piogge molto inferiori alla media stagionale hanno portato le riserve ad appena il 9% della capacità della diga.
E proprio questo dato è all’origine della sospensione delle forniture: stando a un accordo bilaterale risalente al 1988, i trasferimenti dal Sudafrica al Botswana cessano non appena le riserve si riducono del 26% rispetto ai livelli massimi.
A oggi dalla diga di Molatedi dipendono il 16% dei consumi di Gaborone. Nella regione della capitale l'impianto copre il fabbisogno di 500.000 persone.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)