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Manca l'impresa: 1-2 arsenal e udinese fuori

Creato il 25 agosto 2011 da Andrev91 @andrev91
-------- ARTICOLO SCRITTO PER GOAL.COM --------

MANCA L'IMPRESA: 1-2 ARSENAL E UDINESE FUORI

L'illusione dura un'ora, ma l'Udinese esce a testa alta

Nella gara di ritorno dei preliminari di Champions League, i friulani passano in vantaggio con Di Natale e va al riposo in perfetta parità. Nella ripresa l’Arsenal cambia e Van Persie porta sull’1-1. Di Natale ha l’occasione di riaprire la partita, ma il suo calcio di rigore è neutralizzato da Szczesny. Infine Walcott cancella definitivamente i sogni di qualificazione per la compagine di Guidolin.
FORMAZIONI –
Guidolin non cambia negli uomini l'undici visto all'Emirates ma modifica il 4-1-4-1 in un 4-4-1-1: Handanovic tra i pali, difesa a quattro con Ekstrand, Benatia, Danilo e Neuton; centrocampo con Isla e Armero sugli esterni e la coppia Badu-Asamoah in mezzo, con Pinzi (recuperato in extremis)ad agire da guastatore a supporto di Di Natale. I Gunners ritrovano capitan Van Persie nel ruolo di unica punta, con il trio Walcott-Ramsey-Gervinho ad ispirare l'olandese. In mediana al fianco di Song ci sarà Frimpong: i due dovranno proteggere Szczesny e la retroguardia composta da Jenkinson, Djourou, Vermaelen e Sagna. Dirige l'incontro il portoghese Benquerença.
PARTITA Mission…possible! Nella notte che Udine aspettava è questo il comando per gli uomini di Guidolin alla vigilia della sfida che può valere una stagione. La traversa di capitan Di Natale all’andata, oltre a una dose prepotente di autostima, ha recato la giusta convinzione di poter battere un Arsenal non ancora al top, priva ormai di Fabregas e Nasri (quest’ultimo direzione Manchester City). Certo, ci vuole l’impresa, una partita perfetta: d'altro canto, il risultato dell'andata gioca a favore degli inglesi, comunque più abituati dei bianconeri a scendere in campo sotto pressione e soprattutto con la consapevolezza che un gol incanalerebbe il match sui binari auspicati. Se poi ricorriamo alle statistiche, le quali dicono che l’Udinese non perde da quattro turni in casa nelle Coppe Europee, allora la speranza è d’obbligo. Tutto esaurito al Friuli nella notte che può fare la storia del club della famiglia Pozzo. Si comincia con un pronto intervento di Handanovic su Van Persie, ma la palla goal è di capitan Di Natale, servito all’8’ da Armero e fermato soltanto dalla segnalazione di fuorigioco da uno dei quattro assistenti di Benquerença. Non c’è fretta, basta un goal per allungare la partita ai supplementari, tuttavia Armero insiste e al 12’ calibra male il cross per Di Natale lanciato in area avversaria; i ritmi sono altissimi, la difesa friulana soffre sulle corsie e Handanovic mantiene la porta inviolata, ma è chiaro che non si può rischiare più di tanto e concedere spazi a un avversario che si chiama Arsenal, la cui difesa non paga dazio ma conferma alcuni imbarazzi. Intanto Armero spreca al 17’ di testa, poi ci si mette la sfortuna quando al 22’ quando il cileno bianconero Isla mette in mezzo per Di Natale che taglia sul primo palo e trova il legno. All’Arsenal va tutto bene. Al 31’ impetuosi brividi in area di rigore: Gervinho irride Ekstrand e Benatia prima di mettere in mezzo per Walcott, conclusione respinta da Handanovic. Il pallone arriva a Van Persie, fermato anche lui dallo sloveno in stato di grazia. L'Udinese dietro soffre da impazzire; trenta secondi più tardi capovolgimento di fronte, nessuno arriva sul tiro-cross di Di Natale, ma il pallone non entra in porta. E’ solo questione di minuti: al 39’ Pinzi sulla trequarti finta la botta e scucchiaia per Di Natale che dagli 11 metri non ci pensa due volte. Colpo di testa a scavalcare Szczesny, pallone che bacia il palo e stavolta, finalmente per il Friuli, si insacca. Si va così al riporto: 1-0 per l’Udinese, stesso risultato dell’andata, ma a parti invertite. Ora si comincia in perfetta parità.

MANCA L'IMPRESA: 1-2 ARSENAL E UDINESE FUORI

Di Natale esulta: è un goal che non basterà

Cambio tattico nella ripresa in casa Arsenal: Wenger toglie dalla mischia Frimpong per inserire Rosicky, giocatore di indubbia qualità, ripristinando così il centrocampo dell’andata. Inizio all’insegna di storie tese tra Isla, Badu e Jenkinson: l'inglese è reo di non aver buttato fuori il pallone con Neuton a terra, tutto rientrato in un parapiglia non troppo grave. E’ il preludio della beffa, perché al 55’ Van Persie va in goal trovandosi solo a centro area dopo un’apertura di Gervinho, mettendo fine alle speranze di un ricorso ai supplementari e, quasi, di qualificazione dei i padroni di casa. Tutto sembra riaprirsi due minuti più tardi quando l’arbitro di linea segnala un fallo di mano di Vermaelen ed è calcio di rigore, più l’ammonizione per il difensore belga. Di Natale calcia bene, Szczesny compie un vero miracolo e questo rischia di essere l’episodio decisivo dei 180’. Poi Walcott dà il colpo di grazia al 69’ trafiggendo Handanovic dopo aver beffato Benatia, le speranze del popolo bianconero muoiono al goal dell’inglese. In un clima notevolmente cupo si continua, tuttavia, a giocare e al 77’ Di Natale spreca il pari spedendo a lato col destro, poi una sua punizione non impensierisce l’estremo difensore dei gunners. Il match si avvia così al termine tra una sostituzione e l’altra (in campo anche l’ex napoletano Denis, domani ufficialmente dell’Atalanta), ma prima una parata di Handanovic su conclusione centrale di Van Persie. Era l’ultima azione da goal, Benquerença sancisce la fine dell’incontro. L’Arsenal accede alla fase a gironi, dimostra così di essere più forte di quello visto all’andata e, nonostante abbia perso due formidabili pedine, resta una squadra pericolosa per le avversarie. L’Udinese esce a testa tra gli applausi del pubblico, consapevole di poter fare un buon campionato, ma deve dimenticare al più presto la batosta di questa sera. Ora l’attendono la Juventus e l’Europa League.
CHIAVE – Il rigore parato da Szczesny è un colpo durissimo per le speranze dell'Udinese, trovare il 2-1 subito avrebbe regalato slancio per l'assalto alla ricerca del goal qualificazione.
CHICCA – L'Udinese ospita per la prima volta in gare ufficiali l'Arsenal, per la seconda un team inglese nelle tradizionali coppe europee dopo la vittoria per 2-0 sul Tottenham nella fase a gruppi della Coppa Uefa 2008/09; l'Arsenal è alla quattordicesima trasferta ufficiale in Italia e finora ha uno score di perfetto equilibrio: 4 successi, 5 pareggi e 4 sconfitte. L'Udinese ha perduto solo una delle ultime 8 euro-gare casalinghe disputate: 0-2 dopo i tempi supplementari dal Borussia Dortmund il 2 ottobre 2008. Nelle altre 7 partite prese in esame lo score interno friulano è di 5 successi e 2 pareggi.

MANCA L'IMPRESA: 1-2 ARSENAL E UDINESE FUORI

Ci pensa Van Persie a spegnere i sogni dei friulani

TATTICA – Il 4-4-1-1 di Guidolin permette ai centrocampisti di inserirsi a supporto di Di Natale, in particolare Isla e Armero fungono da attaccanti esterni in fase offensiva, per poi rientrare in quella di difesa. Gran dai e vai anche tra Pinzi e lo stesso Isla. Lavoro analogo per Walcott e Gervinho in aiuto a Van Persie nel meno mascherato 4-2-3-1 dei Gunners.
MOVIOLA – All’8’ il capitano bianconero aveva inventato il gol del vantaggio girando alla grande su assist di Armero: netto l'offside. Entrata fuori tempo di Frimpong sul friulano Asamoah al 25’: ci sono gli estremi per un giallo, l’arbitro si limita a redarguire il ghanese dell’Arsenal. Giusta la decisione di concedere il rigore in favore dell’Udinese al 57’, netto il fallo di mano di Vermaelen, ammonito. Curioso l’episodio al 72’ nel quale Neuton allarga il gomito sul mento di Walcott che accentua clamorosamente la caduta: episodio limite, probabilmente da sanzionare entrambi i calciatori per motivi diversi. In generale, condotta all’inglese dell’arbitro portoghese.

PROMOSSI&BOCCIATI – Handanovic è forse quello ad uscire più di tutti a testa alta (voto 7), fin dall’inizio salva la porta dei suoi e i suoi interventi sono sempre precisi. Non può nulla nei due goal avversari. Al di là del rigore sbagliato, bella prestazione anche per Di Natale (voto 6,5) e Pinzi (voto 6,5); da dimenticare la partita di Neuton (voto 5): i suoi errori, nonché le imprecisioni, dimostrano di essere ancora acerbo per i grandi palcoscenici. Crescerà. In casa Arsenal bella la prova di Walcott (voto 7,5), spina nel fianco perenne ai danni della difesa friulana. Rimandato Jenkinson (voto 5,5) che soffre la velocità di Armero, male Frimpong (voto 4,5) mai in partita.
Andrea Cardinale

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