La mia posizione su questo spinoso argomento l'ho già espressa in un post (link in alto).
Naturalmente non pretendo di essere nel giusto, perchè è impossibile non aver dubbi su questioni tanto delicate
Alcune discriminazioni richiedono anni e anni, prima di poterle superare. Per esempio, i figli di divorziati, non fanno più notizia a scuola, grazie a coloro che hanno resistito e sono civilmente giunti alle famiglie allargate, con buona pace di tutti, figli innanzi tutto.Prendiamo invece la discriminazione di coloro che portano gli occhiali, i quttrocchi per intenderci, che devono sopportare le derisioni dei compagni di scuola, come chi è troppo basso o troppo magro o troppo grasso.
I Tobia Antonio probabilmente sopravviveranno meglio dei miopi e dei presbiti perchè, " per fortuna e volontà della nazione" tutte queste discussioni sui cosiddetti 'tabù' troveranno via via dei compromessi che porteranno a leggi ben definite. Non penso che ci vorranno decenni perchè questi eventi sono ormai sostenuti dalla scienza che non può tergiversare e deve favorire tutti quanti.
Io credo nel libero arbitrio e nella libertà di fare le proprie scelte che, nonostante possano incontrare diversità di opinioni, devono contare sul rispetto degli altri che si devono astenere dall'emettere giudizi offensivi e malevoli. Si potrebbe anche dire che non m'interessa la vita privata degli altri se non lede le opinioni altrui. E' talmente difficile attenersi a un'etica e ad una morale che possa rispettare tutti...Mi sembra che questa definizione del filosofo Berlin possa essere condivisa.
Afferma Isaiah Berlin:
«L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla»
Molte sono state le battaglie per ottenere leggi che salvaguardino alcuni diritti, ignorati soltanto pochi anni fa
La moglie adultera è (ERA) punita con la reclusione fino a un anno. Con la stessa pena è punito il correo (?)dell'adultera. La pena è della reclusione fino a due anni nel caso di relazione adulterina. Il delitto è punibile a querela del marito. »
La Corte costituzionale è intervenuta con la sentenza n. 126 del 1968 dichiarando l'illegittimità costituzionale del primo e del secondo comma , stabilendo «eguaglianza morale e giuridica dei coniugi» 1968Bisogna attendere il 1974 quandoil Referendum abrogativo , meglio conosciuto come Referendum sul divorzio, gli italiani furono chiamati a decidere se abrogare la legge Fortuna-Baslini che istituiva in Italia il divorzio: partecipò al voto l'87,7% degli aventi diritto, votarono no il 59,3%, mentre i sì furono il 40,7%: la legge sul divorzio rimaneva in vigore.
Il 19 maggio 1975 venne introdotta la riforma del diritto di famiglia (legge n. 151). Basata sul principio di uguaglianza morale e giuridica dei coniugi (art. 29 della Costituzione) estendeva alla moglie i diritti che erano stati strettamente riconosciuti solo al marito. Insomma, sino al 1975 esisteva la potestà maritale e la patria potestà, con supremazia giuridica del marito rispetto alla mogli.
La legge italiana sulla IVG è la Legge 22 maggio 1978 N°194consente alla donna, nei casi previsti dalla legge , di poter ricorrere alla IVG ( interruzione volontaria di gravidanza)causare l'aborto di una donna consenziente era punito con la reclusione da due a cinque anni, comminati sia all'esecutore dell'aborto, sia alla donna stessa.
La nuova legge sui Diritti di famigli del 2012a ha riformato l’art.315 del Codice Civile stabilendo che “tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico”. Pertanto, in tutta la legislazione vigente i riferimenti ai “figli legittimi” (ovvero nati nell’ambito del matrimonio) e ai “figli naturali” ( che venivano definiti 'figli di NN' ) vengono sostituiti con la parola “figli”. Figli e basta, quindi, senza alcuna distinzione tra quelli nati nell’ambito del matrimonio e fuori dall’istituzione matrimoniale.
Tutti sappiamo delle accese discussioni a e dei dibattiti televisivi all'epoca di queste nuove leggi che dovevano essere deliberate : respinte da molti quali dissolute e contro ogni regola morale, ma non ricordo di aver mai letto di critiche assurde per non dire atroci- barbariche- brutali - crudele e anche malvagie e spietate. come le seguenti , a proposito della paternità di Niki Vendolas :
Salvini (Lega): "Disgustoso egoismo"
Gasparri (Fi): "Turpe metodo".
SGARBI : 'IL NEONATO NON PUÒ ESSERE FIGLIO DI VENDOLA, DAL SEDERE NON ESCE NIENTE'
Quello appena nato non è figlio di Vendola, persone dello stesso sesso non generano'"I bambini devono essere concepiti, educati e evoluti sulla base di ciò che la natura consente"“Quel bambino è una persona che si sono costruiti a tavolino, come un peluche. E’ insopportabile”.
E così ha sistemato anche il bambino. E' da ripudiare! Lo vorreste voi un figlio-peluche? Come potreste cristianamente educarlo?