Adesso giustizia è fatta, questo è quello che ha detto il papà di Chiara (19 anni) la ragazza di Casel Palocco che è stata ridotta in fin di vita da Maurizo Falcioni, il muratore 35 enne condannato a 20 anni di carcere.
Dopo la sentenza del tribunale, in aula c'è stato un vero e propio boato, gli amici e i parenti di Chiara si sono lasciati prendere dalla gioia applaudendo la sentenza di condanna. Maurizio Falcioni ha avuto la massima pena, in Italia è il primo caso dove è stata emessa una sentenza cosi pesante, queste sono le parole del padre di Chiara rilasciate uscito dal tribunale:
Mia figlia resterà per sempre invalida al cento per cento. Mai ritornerà in piedi e potrà riappropriarsi della sua vita. Nella struttura ospedaliera dove è stata trasferita ha iniziato un nuovo percorso: se reagirà e se vi dovessero essere anche piccoli progressi rimarrà in terapia in questo reparto. Diversamente, se non dovesse rispondere alle cure, finirà in una clinica "bianca" una di quelle strutture specializzate nella lungodegenza. Alla luce di tutto questo continuo a gridare giustizia per mia figlia. Quell'uomo che l'ha ridotta in questo stato non può farla franca. Deve pagare fino all'ultimo grado di giudizio quanto di male ha fatto a Chiara. Inoltre, ritengo che Falcioni sia una persona pericolosa, che potrebbe fare ancora del male una volta fuori dal carcere. Quando mi fermo e guardo Chiara, ridotta in queste condizioni, mi chiedo se non era meglio chelavesseammazzata. Vivere in questo modo è come non vivere.