Nel quale il banchetto continua tra auspici un po' dubbi...
È cominciato il fuggi fuggi generale da ultima spiaggia o meglio da ultimo ombrellone prenotabile allo stabilimento. Oggi pomeriggio sono andato a pagare una bolletta e l’ufficio postale era così vuoto e sporco che sembrava un set per il prossimo film sull’epidemia che spazza via la civiltà dal pianeta (ma non i cumuli di cicche di sigarette e bigliettini numerati dagli angoli). L’impiegato dietro lo sportello era un ragazzino balbuziente. Mi restituisce il bollettino intonso e gli chiedo la ricevuta. «E-è i-im-immateriale» mi spiega, un nuovo trend nel pagamento dei bollettini a quel che pare. Anzi un nuovo trend generale. Anche il governo è abbastanza immateriale. I re nanerottolo ha smesso di raccontare le barzellette sporche e adesso dice che gli sanguina il cuore a mettere le tasse. Visto che avevano promesso di non mettere le mani in tasca agli italiani, Tremonti si prepara probabilmente a un funambolico fist-fucking che esaudisca le ansie fiscali dell’Unione Europea. Sarà preoccupato chi già paga le tasse, ma temo che molti nullatenenti accoglieranno queste notizie sorseggiando champagne dalla tolda del loro 15 metri ormeggiato a Portofigo. Vediamo alcuni dei provvedimenti in serbo per rimettere in pari il bilancio del malconcio paese, accortamente trafugati da un canopo di alabastro posto a decorare la piramide casalinga del faraonico Nanarca.
1) I comuni governati dalle sinistre vengono accorpati fra loro quando è possibile, così ce ne sono di meno oppure, anche meglio, vengono accorpati a comuni di destra. In particolare Napoli viene accorpata a Casal di Principe, mentre Milano viene accorpata a Monza, dove del resto hanno aperto anche tre finti ministeri che fanno la loro porca figura.
2) Il Primo Maggio, il 25 aprile e il 2 giugno si accorpano tutte a Pasqua, una festività che tanto cade sempre di domenica e non disturba nessuno. Fallita la proposta di far cadere anche di domenica anche Natale, l'Immacolata e la Befana, dietro le minacce di scomunica del Vaticano, si spera che almeno recitino un paio di rosari al giorno per la salvezza della nostra economia.
3) Vengono abolite le province tramite l’istituzione di un apposito ente che sovraintenda all’abolizione: tutti i presidenti delle province diventano consulenti dell’ente, vista la loro esperienza. Gli impiegati delle province ovviamente rimangono a carico delle regioni, ma volete mettere il risparmio in carta intestata e timbri?
4) Per venire incontro ai sindacati vengono introdotte le 35 ore settimanali, solo che le ore vengono allungate a 120 minuti per decreto. Per converso, per venire incontro alla Confindustria, la retribuzione copre solo i primi 15 minuti, il resto del tempo lavorativo deve essere fornito gratis, in un empito di sacrificio e responsabilità dei lavoratori. Con questo sistema hanno costruito anche la Grande Muraglia Cinese e le Piramidi.
5) Per tagliare i costi della politica, il menù a prezzi ridotti della Buvette è abolito. I deputati e i senatori devono fare come tutti gli altri dirigenti e andare a mangiare caviale e salmone al ristorante “I tre porcaccioni”, mettendo poi le ricevute sulla solita nota spese.
Con un elenco di misure del genere l’Italia non può che salvarsi, resta il problema di chi salverà l’Italia dalle misure. Forse bisogna telefonare alla Merkel.