“Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte”.
Caro amico mio,diciamo così, tu quella sera sei entrato dietro ordini,vero,ma hai sbagliato ad eccedere.
Un ordine va rispettato,eseguito,non si discute.
Ma se l’ordine è di menare fattivamente, fino ad uccidere quasi,beh allora anche tu,in divisa,devi farti al momento un esame di coscienza.
Quell’esame che è mancato agli automi,molti, che hanno eseguito l’ordine appunto,senza pensare a ciò che commettevano andando oltre un istinto che dovrebbe far smettere arrivati al limite del baratro.
Caro amico mio,la macelleria della Diaz l’hai voluta anche tu,poiché non hai capito l’errore del momento,la vigliaccheria dei tuoi capi appunto.
Avresti fatto meglio ad uscire con il casco in mano,abdicando in una terra dove l’onestà e il rispetto verso chiunque è ripagata in eterno.
Ma gli automi di quella sera non ebbero neanche un minuto di ripensamento, anzi giù più forte che mai.
Non erano i neri black bloc che ti allarmavano, no,era la voglia di uno stato a far passare le giornate di Genova subito con falsi indizi e accuse per giustificare ciò che era avvenuto prima,nelle strade ricordate?