“Non è giusto che un personaggio condannato in secondo grado per mafia partecipi a una manifestazione pagata da Regione e Provincia”.
Zittito. Cacciato. Coperto di insulti. Travolto dai cori. Costretto ad abbandonare il tendone del Parolaio. I contestatori ne hanno accompagnato l’uscita con urla: “Fuori la mafia dallo Stato”, ”Baciamo le mani” e “in galera devi andare” ripetuti all'infinito. (fonte la provinciadicomo.it)
A cuccarsi tutto questo il Dell’Utri ieri sera in quel di Como che ha dovuto rinunciare alla presentazione dei suoi diari patacca sul duce.
A chi in queste ore si riempie la bocca di democrazia vorremmo ricordare il commento di lukas77 : “Contestare un pregiudicato condannato per mafia che gira ancora a piede libero e si fa chiamare "senatore" non è solo lecito è doveroso. Orgoglioso che finalmente qualcuno a Como abbia aperto gli occhi e si sia svegliato”. GPS