Mi sono trovato anch’io, anni fa alle prese con un problema di questo tipo, quando ero assessore comunale al bilancio.
Una sera in Consiglio comunale (parliamo di 10-15 anni fa) presentai alcuni dati relativi al recupero di mancati pagamenti di servizi comunali, trai quali le mense scolastiche.
Spiegai che l’alto tasso di evasione per alcuni servizi era concentrato principalmente in famiglie di extracomunitari e che in questi casi venivano applicate le procedure di riscossione coattiva previste dal nostro regolamento comunale: 1^ sollecito di pagamento, 2^ sollecito di pagamento e – in caso negativo – messa a ruolo del debito, con riscossione coattiva da parte dell’agente delle riscossione.
Spiegai anche che spesso la riscossione coattiva nei confronti di quelle famiglie non dava alcun esito. In alcuni casi perché queste famiglie non possedevano nulla di pignorabile; in altri casi perché nel frattempo si erano trasferite altrove oppure erano semplicemente irreperibili.
Chiarii anche che, ovviamente, questo procedimento non veniva applicato a quelle famiglie che, versando in condizioni economiche critiche, usufruivano di contributi e/o sussidi comunali, certificati dal servizio sociale.
Conclusi che, a mio parere, gli evasori si dividevano in due categorie: quelli effettivamente bisognosi e quelli che volevano fare i furbi, contando sul fatto che il Comune non sospendeva il servizio nei confronti dei loro figli. Per i primi occorrevano misure di sostegno, per i secondi occorreva accorciare i tempi della riscossione coattiva.
Dai banchi dell’opposizione (centrodestra + lega) si levò un coro di proteste: non era sufficiente quello che si faceva, occorreva sospendere il servizio di mensa scolastica per i figli di coloro che non pagavano.
Risposi che il regolamento comunale non prevedeva la sospensione del servizio: “E’ inutile polemizzare. Essendo il regolamento di competenza del Consiglio comunale – conclusi - potete modificarlo quando volete e verrà applicato.“
Sto ancora aspettando adesso, dopo 15 anni…
Conoscevo e conosco persone che si approfittano del fatto che il servizio non viene sospeso, per non pagare quanto dovuto (esempio tipico, l’acqua potabile). Ai furbi che non pagano occorre andare in casa, sequestrargli l’auto, il cellulare, la tv digitale, il decoder, il tablet, ecc. (ce li hanno, ce li hanno…).
Quando ero piccolo, i miei genitori avrebbero digiunato loro pur di non essere considerati morosi. E se proprio non avessero potuto pagare la mensa, avrei mangiato a casa, che tanto sono cresciuto asociale ugualmente…