Se avete in programma di andare a visitare Berlino, ci sono alcune cose che dovete assolutamente sapere.
La mia vacanza risale ai primi di agosto e ho trascorso in questa magnifica città una settimana, che è sufficiente per vedere moltissime delle sue bellezze, anche se non tutte, visto la molteplice scelta che vanta.
Berlino è una città enorme, con 3 milioni di abitanti, piena zeppa di musei e di monumenti davvero imperdibili.
Ma chi arriva in una città straniera, probabilmente sa già cosa andare a vedere, ma invece non sa esattamente cosa fare e da dove cominciare.
Per prima cosa, voglio dirvi che i mezzi pubblici funzionano alla meraviglia e con un biglietto di soli 2,70 andate dall’aeroporto di Schönefeld (dove arriva Ryanair) al centro città. Il biglietto si compra alle macchinette e vale due ore dalla convalida.
Avete la possibilità di scegliere fra diverse opportunità di “abbonamento”. Da quello giornaliero, ad ore, per 3 giorni, per una settimana e per le diverse zone in cui è divisa Berlino (A B C) decidendo quale sia per voi più congeniale.
Noi abbiamo optato per un biglietto per due per 3 giorni (Welcome card) in cui sono compresi tutti i musei dell’isola (di cui fra poco vi parlerò) più i mezzi pubblici per qualsiasi zona (quindi anche Potsdam e Sachsenhausen, il campo di concentramento) e sconti in diversi musei. In questo biglietto sono compresi anche i figli al di sotto dei 18 anni, per cui mio figlio non ha pagato niente. I successivi 3 giorni abbiamo acquistato la City Tour Card che non comprende l’ingresso gratuito ai musei dell’isola, ma prevede comunque sconti per tutti i musei.
I Musei dell’isola, sono assolutamente da vedere. Sono 5 musei statali, dove comunque i ragazzi hanno ingresso gratuito, che sono posizionati tutti molto vicini, su un’isola formata dal fiume Sprea ed il canale Kupfergraben. Sono: l’Altes Museum, costruito tra il 1822 e il 1830 da Karl Friedrich Schinkel, che ospita collezioni dell’antichità classica, tra cui molti reperti Greci e Romani. Il Neues Museum, ricostruito, dopo essere stato raso al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale, su progetto dell’architetto David Chipperfield, ospita reperti di arte egiziana e preistorica. Nel Bode Museum si trova arte bizantina e una collezione di sculture che spaziano dal Medioevo al Settecento (il lunedì è chiuso). La Alte Nationalgalerie, nel suo imponente edificio, presenta opere del Classicismo, del Romanticismo, dell’epoca Biedermeier, dell’Impressionismo e dell’inizio dell’età moderna. E infine, ma non ultimo, il Pergamon Museum che è, anzi, quello più gettonato e amato. Raccoglie opere provenienti dall’Impero Romano, dall’Antica Grecia, dal Medio Oriente e perfino da Babilonia. Purtroppo una parte del museo è chiusa, quindi niente altare di Pergamo, ma la porta di Ishtar e la Porta del Mercato di Mileto, ne valgono già la visita.
Se volete, potete prenotare la visita tramite internet, in maniera tale da evitare la lunga coda che vi troverete davanti. Io ve lo consiglio caldamente. Se lo fate in loco (in albergo ve lo faranno facilmente) è gratis, altrimenti dall’Italia, con un piccolo sovrapprezzo, qui.
Porta romana del Mercato di MiletoProprio accanto alla Alte Nationalgallerie, si trova l’imponente cattedrale di Berlino. Essa è stata costruita tra il 1894 e il 1905 e si trovano le tombe del re Federico I e della regina Sofia Carlotta. La cupola è raggiungibile salendo 270 gradini. La cattedrale non è visitabile durante le funzioni religiose, ma il sabato si svolgono concerti.
Da qui è possibile anche prendere un battello per vedere Berlino dall’acqua.
Sempre nello stesso quartiere, davvero vicino all’isola sei musei, si trova la più bella piazza di Berlino, Gendarmenmarkt, dove si trovano le due famose cattedrali gemelle e il teatro musicale Konzerthaus Berlin. In ogni caso qui ci sono le strade più belle, con i negozi e i centri commerciali più famosi.
Non lontano da qui, potete arrivare, anche a piedi, a Checkpoint Charlie, un importante simbolo della Guerra Fredda. Doveva passare per forza da qui chi voleva andare a Berlino Est dal 1961 al 1990. Adesso c’è una una guardiola dell’esercito americano ricostruita nei minimi dettagli e un cartello che recita “State lasciando il settore americano. Se vi avvicinate alla guardie, per una foto con loro, sappiate che vi chiederanno un’offerta!” E, a pochissimi passi, il Museo del Muro – Museo Casa al Checkpoint Charlie, aperto quotidianamente dalle 9 alle 22.
Ovviamente non possono mancare all’appello i simboli di Berlino e cioè l’Angelo di Berlino e la Porta di Brandeburgo. Quest’ultima, ai tempi del Muro, si trovava nella parte orientale di Berlino ed era l’emblema della divisione. Dopo la caduta del Muro, è diventata il simbolo della Germania unita. È l’unica rimasta dell’antica cinta muraria. Era la via di ingresso in città. Dodici colonne sorreggono ancora oggi la famosa porta sormontata dalla Quadriga, dea della Vittoria, al comando di una carrozza con quattro cavalli, opera di Johann Gottfried Schadow. Davanti la Pariser Platz, sede di numerosi concerti di artisti internazionali, come gli U2!
Poco distante c’è il Memoriale (l’Olocausten Memorial), un monumento sui generis, composto da 2711 blocchi di cemento rettangolari (a forma di bara) posti su una superficie ondulata, per creare un effetto claustrofobico di grande intensità, davvero ben riuscito.
Altro museo dedicato agli ebrei, assolutamente da vedere è lo Jüdisches Museum. Già la struttura è di per sé notevole ed è da considerare essa stessa un’opera d’arte. Costruita come una stella di Davide destrutturata, non ha un ingresso. Si accede al museo dal Berlin Museum e un passaggio sotterraneo porta alle assi che conducono al Giardino dell’Esilio e alla Torre dell’Olocausto, davvero toccanti, così come la stanza dello Spazio Vuoto della Memoria, dove 10.000 volti in acciaio, punzonato, sono distribuiti sul pavimento sui quali si può camminare e il cui rumore è davvero inquietante.
Se andate a Berlino, secondo me, è obbligo andare a Sachenhausen. Il campo di concentramento è praticamente raso al suolo, sia dalla guerra che dall’utilizzo che ne ha fatto dopo la Germania orientale. Rimangono poche testimonianze, come il forno crematorio, in parte distrutto, ma, vi assicuro che, nonostante adesso ci siano, praticamente, solo rovine, il pathos e la disperazione di quegli ebrei è ancora tutta presente.
Forno crematorio SachenhausenAnche se ne sono rimasta un po’ delusa, non si può, comunque, rinunciare ad andare a vedere il pezzo di muro rimasto e affrescato da diversi artisti (Est Side Gallerie).
Altra tappa fondamentale è Potsdam. È una cittadina deliziosa piena di verde, che custodisce i tesori della casata prussiana, con i suoi castelli il Neues Palais e Sansouci con il suo immenso parco e il castello più recente, ma non meno bello di Cecilienhof, dove si è tenuto lo storico incontro dopo la Seconda Guerra Mondiale per la Conferenza di Potsdam fra Winston Churchill, Harry Truman, Josef Stalin.
La visita al Reichstag per vedere la sua cupola deve invece essere prenotata per tempo e tramite internet diversi giorni prima. Io vi consiglio almeno 2 settimane prima, qui.
Se avete bambini, una tappa obbligatoria è lo zoo e l’acquario e poi, a che ci siete vi fate un giretto per i negozi lì intorno, dove si trovano tante cose belle.
Ovviamente ci sono tante altre cose da vedere, come il Tiergarten, Alexanderplatz, la Sinagoga, la torre della televisione e, soprattutto, il Charlottenburg Schloss, che è composto di più edifici, tutti da vedere, e da un magnifico giardino e non fatevi mancare nemmeno le passeggiate per i suoi parchi, perché Berlino è una città incredibilmente verde.
Effettivamente è una città piena di cose da vedere, bella, moderna, modernissima e antica, antichissima, allo stesso tempo.
L’unica nota dolente (ok, forse non proprio l’unica, visto che i tedeschi non sono così ben predisposti verso gli italiani…) è il trovare del cibo senza glutine in giro per la città.
COSA E DOVE MANGIARE SENZA GLUTINE A BERLINO
Come al solito ho cercato di partire con le idee chiare, ma come mi capita spesso le idee non sono mai così chiare come immagino.
Prima di ogni cosa bisogna dire che nei supermercati, comunque trovate ampia scelta di prodotti senza glutine ad un prezzo inferiore che in Italia. Non dico basso, ma inferiore. È anche vero che, però, sulle etichette dei cibi non “dietoterapici” (cioè quelli dedicati appositamente ai celiaci), difficilmente trovate scritto se può contenere tracce di glutine o meno.
Sul fronte ristoranti, panetterie, negozi di cibo fresco, invece la storia è piuttosto triste.
Per amore di cronaca, nella mia settimana di permanenza a Berlino, ho cercato di visitare tutti i ristoranti (o, quanto meno, quanti più ne potessi) che fossero stati indicati da altri siti.
Cominciamo con la catena di ristoranti Maredo.
Se ne trovano diversi, dislocati per tutta la città, per cui non vi sarà difficile individuarne uno nei posti di maggiore interesse turistico. I locali sono carini, in legno, e il personale è informato. Quando evidenziate che siete celiaci, vi portano un menù con tutte le pietanze in cui c’è scritto per quale tipologia è indicato o meno.
Purtroppo, però, la scelta è molto limitata e, soprattutto, la cosa che mi ha delusa è stata che il piatto senza glutine è uguale a quello con il glutine ad eccezione del pane. Così ogni piatto prevedeva un accompagnamento con il pane tostato, che loro semplicemente omettono e non sostituiscono con niente… In ogni caso hanno anche due dolci che assaggiamo.
Stessa cosa nei ristoranti Block House, ma come dolce hanno solo il gelato.
Esperienza traumatica invece da Augustiner (vicino Gendarmenmarkt), suggerito fra i locali senza glutine qui.
La posizione è sicuramente molto comoda per chi, come me, ha l’albergo al centro. Il locale è molto grande all’interno e dispone anche di tavoli all’aperto. L’accoglienza non è stata delle migliori, perché ci volevano far accomodare dentro e quando abbiamo chiesto un tavolo fuori, ci hanno risposto di cercarcelo.
Ce lo troviamo e la tovaglia era bucherellata. Il cameriere ci ha messo parecchio a portare il menù, quando abbiamo detto che eravamo celiaci allora ci ha portato un altro menù dove erano indicate tutte le pietanze con l’indicazione delle varie allergie. Per i celiaci erano disponibili solo 3 pietanze, di cui una, ill cameriere ci ha sconsigliato di prenderla perché non era sicuro. Morale della favola, abbiamo mangiato zuppa di patate con würstel e patate al forno. Se fossimo andati in qualsiasi altro locale, sarebbe stato uguale.
Vicinissimo allo Zoo, dentro il centro commerciale Bikini Berlin che si affaccia sullo zoo, troverete un locale molto carino di cibo naturale, dal nome davvero simpatico Funk you. Qui, la scelta è maggiore. Trovate molte insalate, e qualche dolce, oltre moltissimi frullati, insomma, visto il panorama, mi è sembrato quasi un sogno! Io ho assaggiato un dolce buonissimo, che era pure vengano e senza zuccheri raffinati…
In ogni caso sempre in zona si trova anche l’Hard Rock Cafè che propone piatti senza glutine, ma io non l’ho provato. Qui trovate però tutto il menù con cosa può contenere glutine o altri cibi allergeni.
Vicino la sinagoga, invece, si trova un locale, un posto pieno zeppo di dolci, anch’esso spacciato per gluten free, dove abbiamo trovato, anche qui, solo una torta. Il locale è davvero carino, ma c’è una sola persona che serve e prende le ordinazioni, che si è mortificato che ci fosse solo una torta senza glutine e ha farfugliato che di solito si trova qualcosa in più… Se qualcuno va, ce lo faccia sapere. Il locale si chiama Princess Cheesecake e serve cibo naturale e biologico e la limonata più buona che abbai mai assaggiato!
Abbiamo anche cercato di mangiare in un locale paleo, che, in quanto tale, è assolutamente tutto senza glutine. Purtroppo l’abbiamo trovato chiuso per ferie per un mese. Evidentemente gli vanno bene le cose, o altrimenti, siccome è abbastanza fuori mano, ci vanno solo i tedeschi del posto. Il locale si chiama Sauvage e c’è il piccolo e il grande. Peccato averlo saltato, perché chi c’è stato mi ha detto che è tutto buonissimo.
Infine “ben due” Bäckerei. Solo che una è assolutamente in capo al mondo. Io ci sono stata, ma non ne vale assolutamente la pena se siete un turista come me. Hanno solo il pane e due dolci congelati. Devo dire che però sia l’uno che gli altri erano davvero buoni. Si chiama Bäckerei Johann Mayer.
La seconda invece si chiama Jute Bäckerei, una panetteria totalmente e completamente gluten free, cioè il paradiso dei celiaci. Non si trova proprio al centro, ma è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e non è così fuori mano. Vale assolutamente la pensa andarci, perché il posto è bello, le ragazze che la gestiscono, sono simpatiche e il cibo è buono!
Anche a Potsdam mi sono data da fare per cercare un locale senza glutine e ho trovato Good dEATs, che in realtà è più un locale vegano che senza glutine, una chocolaterie per l’esattezza, dove abbiamo trovato una unica torta. Il locale si trova nel quartiere olandese, proprio accanto alla Nauener Tor.
Questo è tutto quello che ho visto e sperimentato per voi a Berlino. Ma se qualcuno è già stato e ha notizie da aggiungere, si faccia avanti, noi pubblichiamo volentieri i vostri viaggi e le vostre esperienze.
Infine vi lascio una tradu, che vi può aiutare, per avvertire i locali che voi siete celiaci e cosa potete mangiare e cosa no:
Ich habe Zöliakie und muss eine strikte glutenfreie Ernährung einhalten.
Deshalb darf ich keine Speisen zu mir nehmen, die auch nur kleinste Mengen / Spuren von Weizen, Roggen, Gerste, Hafer, Dinkel und Grünkern bzw. daraus hergestellte Produkte wie z. B. Semmelbrösel, Backerbsen, usw. enthalten. Können Sie mir aus Ihrer Speisekarte für mich geeignete Gerichte nennen, oder mein Gericht glutenfrei zubereiten (z.B. durch Weglassen mehlhaltiger Saucen oder unpanierte, unmehlierte Zubereitung)?
Bitte verwenden Sie für die Zubereitung saubere, gereinigte Töpfe sowie Geschirr und vermeiden Sie jegliche Kontamination.
Sie können ersatzweise für mich geeignete Getreidesorten / -stärke wie Mais, Reis, Hirse, Kartoffelstärke oder auch Buchweizen verwenden.
Vielen Dank für Ihre Bemühungen!