Merenda sul prato, http://www.domenicoronca.it
Col tempo buono, era usanza in Romagna di trasformare il pranzo del Lunedì di Pasqua o dell'Angelo in una merenda che le famiglie consumavano in un prato, lungo il ciglio di un boschetto o sopra un rivale (argine) per godere in festosa allegria la prima tiepida brezza di Primavera.
Il mangiare e il bere erano entro canestri infiocchettati e venivano portati seco dai gitanti, con cura, a spalla o a dorso di quadrupede.
I "brendoni" (merendoni) cantavano, ridevano, ballavano, lazzavano (scherzavano), bevevano, mangiavano fino a sera e quando ritornavano soddisfatti e felici nelle loro abitazioni, avevano solamente voglia di dormire.
Questi erano i mangiari che più comunemente usavano coloro che avevano le tasche piene (i ricchi):
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pane, piada, Piadina,, piadotto, marocca (pane di castagne),
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arringa gentile,
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salsiccia, salame, cotechino, Lingua di bue al brodo di carne, in umido o in rifreddo, Agnello all'orientale, pollo, piccioni, anatre arrosto spruzzate col limone, Cotolette fritte,
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Uova ripiene,Uova dure (sode), Frittate,
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patate lessate, formaggio,
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Ciambelle e Ciambelloni, Ciambelline, biscotti, Crema fritta, favette fritte¹, pinoli e mandorle al vecchio cognac¹.
¹Favette fritte
Fare tanti bastoncini grossi un dito con la pasta in uso per fare i biscotti. tagliare i bastoncini in tanti pezzettini lunghi due centimetri circa, friggerli in grasso o olio bollenti, cotti, spolverarli con zucchero.
²Pinoli al vecchio cognac
Sgusciare e spellare i pinoli, metterli per cinque giornate entro un vaso contenente vecchio cognac e zucchero. Servire il tutto in piccoli bicchierini. Ottime, fatte in questo modo, anche le mandorle dolci.
da "Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare": Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.
Merenda sul prato, http://www.domenicoronca.it
Col tempo buono, era usanza in Romagna di trasformare il pranzo del Lunedì di Pasqua o dell'Angelo in una merenda che le famiglie consumavano in un prato, lungo il ciglio di un boschetto o sopra un rivale (argine) per godere in festosa allegria la prima tiepida brezza di Primavera.
Il mangiare e il bere erano entro canestri infiocchettati e venivano portati seco dai gitanti, con cura, a spalla o a dorso di quadrupede.
I "brendoni" (merendoni) cantavano, ridevano, ballavano, lazzavano (scherzavano), bevevano, mangiavano fino a sera e quando ritornavano soddisfatti e felici nelle loro abitazioni, avevano solamente voglia di dormire.
Questi erano i mangiari che più comunemente usavano coloro che avevano le tasche piene (i ricchi):
-
pane, piada, Piadina,, piadotto, marocca (pane di castagne),
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arringa gentile,
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salsiccia, salame, cotechino, Lingua di bue al brodo di carne, in umido o in rifreddo, Agnello all'orientale, pollo, piccioni, anatre arrosto spruzzate col limone, Cotolette fritte,
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Uova ripiene,Uova dure (sode), Frittate,
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patate lessate, formaggio,
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Ciambelle e Ciambelloni, Ciambelline, biscotti, Crema fritta, favette fritte¹, pinoli e mandorle al vecchio cognac¹.
¹Favette fritte
Fare tanti bastoncini grossi un dito con la pasta in uso per fare i biscotti. tagliare i bastoncini in tanti pezzettini lunghi due centimetri circa, friggerli in grasso o olio bollenti, cotti, spolverarli con zucchero.
²Pinoli al vecchio cognac
Sgusciare e spellare i pinoli, metterli per cinque giornate entro un vaso contenente vecchio cognac e zucchero. Servire il tutto in piccoli bicchierini. Ottime, fatte in questo modo, anche le mandorle dolci.
da "Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare": Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.