Magazine Maternità

Mangiati da un buco nero

Da Contofinoa3
Che è quello che ci è successo! Sono saltate scalette, programmi e buoni propositi... Per dire, non è che mi sono dimenticata che avrei aperto una piccola rubrica sulla fotografia e i bambini... è solo che... insomma... sì... quando i bambini in questione vomitano e delirano e digiunano per la febbre alta, diventa tutto più difficile. Insieme a questo benedetto concorso... Vi ho raccontato? Forse no... Sintesi: concorso per docenti. Lo aspetto da 11 anni. NON MI ISCRIVO... perché ragiono sui numeri, le possibilità, piatti della bilancia e il viso dei miei spettacolari bimbi... Nulla, non permetto a nulla o quasi di togliermi il "nostro" tempo...  Io, in fondo, dalla scuola mi sento un pochino presa per il culo, ve lo dico... Non mi arrabbio più ma il discorso è sempre quello... Insegnare è una faccenda delicata quanto aprire un torace a qualcuno... Non nell'immediato ma capitalizzato nel tempo. E il modo di reclutare, spesso, mi inorridisce. E anche il modo di valutare chi può insegnare cosa e a chi... Ma trascuriamo... La mia laurea in architettura, sudata, porca miseria, solo io e mamma sappiamo quanto... è in offerta libera... usata per fare volontariato; e allora il volontariato scelgo io dove esercitarlo e con chi. Ad ogni modo; del concorso non ne voglio sapere nulla! Voglio stare con i miei bambini. Colpo di scena: sono responsabile di aula, nella mia scuola, per l'erogazione del test di preselezione! Ossia: precettata per la preparazione del laboratorio, riunioni, 26 ore di lavoro in due giorni e ansie notturne (l'invio degli esiti, la somministrazione della prova sono una mia responsabilità). Ma come?!? Non ho appena fatto delle scelte per stare con la mia famiglia? Cosa ho ottenuto? L'opposto :) Se avessi partecipato al concorso, avrei avuto la giornata libera in cambio di un paio di ore di domande tra risposte al test e tragitti... Mi sento Fantozzi... Danilo e io ci siamo trovati, in questo... Rispetto al Ministero della Pubblica Istruzione, siamo sempre stati nel momento sbagliato, nel posto sbagliato... Così i miei turulli non stanno con me; ho preso due giorni ma non bastano... Vorrei fare mille lavoretti, telefonate, regalini... accendere in casa quel famoso camino (che non ho - ma almeno rendo l'idea...) e invece... sono costretta ore e ore fuori casa, con la testa altrove, tra note operative dell'ultima ora e dosi di tachipirina... La prossima settimana anziché preparare dolci e pacchetti, mi barcamenerò per incastrare gli orari di mille festicciole e raccolte di soldi e convalescenze... Come se non bastasse, ciliegina sulla torta, si è rotto il tubo del riscaldamento al piano di sopra e il nostro bagno nuovo ha un soffitto che è ridotto come i biscotti della colazione... Adesso però va meglio... :) almeno hanno interrotto lo scorrere dell'acqua :) Insomma... mi sento travolta senza la capacità di previsione e organizzazione... banalmente, sono stanca. Le notti, negli ultimi dieci giorni, sono tornate quelle di una volta: un'ora dormo nel mio letto, una mezzora sul divano, poi un pochino nel letto di tizio che piange, poi sul cesso per far fare la pipì a caio...  Queste fasi di annientamento, negli anni passati, capitavano ciclicamente quasi senza sosta... adesso, perlomeno, ho imparato che "poi passano"... Così aspetto, cercando di razionalizzare le forze, poche, rimaste. Lunedì arriva Fede che ci porta allegria (e compagnia...); martedì il concorso terminerà e andremo presto a buttaci nella movida torinese. Vi lascio con queste foto; scattate in una della nostre ultime uscite pubbliche. Raccontano del fiume di babbi natali (centinaia) che hanno attraversato la città su moto e motorette alcuni giorni addietro... 
MANGIATI DA UN BUCO NERO
MANGIATI DA UN BUCO NERO


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