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Mangna e bei, mangia l'ovo, manutengolo, mar d'occhio | Parole e verbi in disuso

Creato il 06 novembre 2014 da Lifarnur @silvialazzerini
MAGNA E BEI: nome composto (mangia e bevi) che indica, o meglio, indicava, una pasta dolce di forma incavata e nella quale si versava un po' di liquore, in genere rosolio. Era una vecchia e semplice ghiottoneria da fiera di paese o di fuoriporta. Ora è rimasto come modo di dire applicabile, per esempio, al cocomero. La stessa chicca o "confortino" in Lucchesia la chiamavano, e forse da qualche parte la chiamano ancora, "guscetto".
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Mangna e bei, mangia l'ovo, manutengolo, mar d'occhio | Parole e verbi in disuso
MANUTENGOLO: contrariamente al significato in lingua ("chi tiene in mano ed ècomlice di ladri e malfattori") in dialetto fiorentino significa, prima scherzosamente e poi non più, il corrimano che a lato delle scale serve ad appoggiare la mano e per aiutarsi a salire.
MAR D'OCCHIO: è il malocchio. Lo "levano" certe donnine, ce ne sono ancora, lasciando cadere una goccia d'olio in un piatto dove sia stata versata un po' d'acqua: se la goccia si spande, bagnano un dito in quell'acqua unta e fanno il segno della croce sulla fronte del paziente affetto da melfizio, pronunciando la formula: "Col nome di Gesù e di Maria, se tu hai 'i  mar d'occhio ti vada via". Se invece la goccia d'olio caduta nel piatto non si dissolve nell'acqua è segno inequivocabile che non si trtta di un caso di malocchio. Ma la donnina va ricompensata lo stesso, altrimenti, da quel preciso istante un "mar d'occhio"  autentico è garantito: c'è infatti un altro modo di dire, in Toscana, che suona così: "Viaggio fatto, messa avuta"

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