Dalla mania del vintage e dello stile anni ‘50 è arrivata anche in Italia una nuova moda, quella del burlesque.
Ma chiariamo la confusione riguardante questa forma d’arte. Il burlesque non è un semplice strip tease ma, come cita Wikipedia, “si tratta di un genere di spettacolo parodistico“, per scoraggiare le false e ridicole imitazioni che niente hanno a che fare con night club o locali erotici.
In Gran Bretagna, infatti, con la definizione di burlesque ci si riferisce ad uno scritto comico , con sfumature e intenti satirici e parodistici, ispirato a un testo drammatico.
Si tratta sì di seduzione, ma con ironia. Le attrici di burlesque recitano una storia drammatica in chiave ironica, mostrando, a volte, anche soltanto una scollatura.
Il burlesque ha origine nel XIX secolo negli USA e in Gran Bretagna come uno spettacolo che parodiava il mondo, le abitudini e i passatempi dell’aristocrazia e dei ricchi industriali, per divertire le classi meno abbienti. C’erano una trama, per quanto esile, delle canzoni, dei numeri di ballo e tanta comicità.
E, per mantenere vivo l’interesse del pubblico, già a partire dal 1860, gli organizzatori degli spettacoli non si fecero scrupoli a mettere sul palco anche qualche donna poco vestita.
Ed ecco che, coerentemente alla filosofia dei tempi di crisi che ha creato una coscienza atta a riappropriarsi del nostro passato, oggi torna in voga una forma di spettacolo di seduzione retrò, per sorridere e trovare sollievo dagli avvenimenti politici ed economici che appesantiscono la vita attuale.
Fare del burlesque non vuol dire ostentare un fisico perfetto, ma stuzzicare la fantasia. Nella più totale indifferenza per i canoni estetici, grasse o magre, formose o piatte, alte o piccoline , tutte possono avere il proprio momento di gloria; l’importante è che a prevalere siano simpatia e originalità.
In Italia il burlesque è arrivato gradualmente. Il primo a importarlo, nel 2007, è stato Attilio Reinhardt con BurlesqueItalia, progetto di diffusione che comprende un sito online, un blog e un libro. Un’intuizione seguita anche da Alessandro Casella, direttore artistico del “Micca Club” di Roma, che, oltre a proporre spettacoli ed un Festival internazionale, ha creato un’Accademia in cui le ragazze imparano a esibirsi e a costruire il loro stile, confezionando abiti e lingerie.
Il segreto del successo del burlesque è che “dà il potere di giocare con la propria fisicità con umorismo, anche con un corpo normale non perfetto o rifatto”, come spiega Mademoiselle Agathe che organizza corsi di poco più un mese per chi avsse il desiderio di imparare i primi fondamenti.
Una tra le più famose ballerine di burlesque dei nostri giorni, apparsa anche all’ultimo Festival di Sanremo, è Dita Von Teese che ricorda l’icona pin-up degli anni ‘50 Bettie Page dall’inconfondibile taglio di capelli con la frangia, divenuto tratto distintivo del mondo rockabilly e burlesque.
Per saperne di più, vi suggerisco di vedere il film “Burlesque”, uscito lo scorso novembre nelle sale americane, con Cher e Christina Aguilera.
Insomma ragazze: che aspettiamo a superare il limite dell’imbarazzo e tirare fuori tutta la nostra femminilità, ballando e recitando il burlesque?
l'articolo originale lo trovate qui di Licia Esposto