MANiCURE – Le Claudia Koll

Creato il 30 ottobre 2014 da Signorponza @signorponza

Sono davvero felice che il post della settimana scorsa abbia avuto un così grande successo. Mio malgrado, però un po’ tutti siamo incappati nel dramma descritto. Ecco questo mi rende meno felice. Ma almeno sono in buona compagnia. Non vi sembra? Bene, nel ricordarvi che dovete sempre leggere il blog di fabry_ e che potete, volendo se vi va, andare a leggere anche il mio, e poi un mi piace su una pagina facebook non si nega proprio a nessuno, (figuriamoci a me!); pronti perché questa settimana vi racconto di coloro che incontrano la luce. Di quelli che scoprono la fede, ed improvvisamente il loro cammino ha una svolta epocale. Preparatevi, perché questa settimana si parla delle Claudia Koll!

Le Claudia Koll

Come è noto, le vie del Signore sono infinite, mentre quelle dei gay sono affollate. E lo sono a tal punto che uno rimane molto basito. Ed io devo ammettere che non ho davvero più parole. Qualche sera fa ho fatto un incontro inaspettato. Non rivedevo questo tipo da qualcosa come tre o quattro anni. Lo avevo lasciato che era un mascalzone che tradiva il fidanzato con la qualunque, che non era per niente sincero con le persone e faceva sempre il maiale. Sempre. Ecco la mia idea è sempre stata che oltre una botta e via non ci sarebbe potuto essere niente. E infatti giusto quello. Anzi manco tutto. Ad ogni modo lo ritrovo fuori da una nota discoteca capitolina gaia e mi attacca un bottone inaspettato iniziandomi a raccontare tutto quello che gli è successo meanwhile.

“Sai ad un certo punto della mia vita non ero felice. Mi comportavo male. Ero triste. E in un momento ho iniziato a sentire le vocine. E queste vocine mi dicevano di andare a messa!”. Bene. Io non sento vocine. E qualora le sentissi mi direbbero di andare in sauna, credo. Ma tant’è. Sulla mia faccia si è disegnato una specie di ghigno, perché si, conoscendo il genere a stento riuscivo a trattenere le risate. “Poi ho deciso di fare un viaggio a Medjugorje e lì ho davvero trovato la luce. Mi sono sentito finalmente bene. Felice. Sereno. Tutto in un secondo. E finalmente avevo tutto chiaro. Dovevo riappropriarmi della mia fede. Dell’eucarestia. Di Gesù.” Ottimo, penso, anche a me servirebbe tutta questa chiarezza in tre secondi, ed invece niente. Solo drammi. “Sono molto contento per te!” dico mentre gli faccio un buffetto sulla guancia.

Lui, in tutta risposta sente la necessità di rifilarmi un bacio in bocca. E sorride. Come un invasato. “Ma cosa fai?” dico. “Cosa mi baci sulla bocca? E poi non sei fidanzato?” dico al limite dello sbrocco. “Sì certo. Ma non è grave. Questo è un gesto affettuoso.” dice sorridendo. Io totalmente basito. Di lì a poco, mi inizia una manfrina sui pellegrinaggi, la riscoperta della carità e l’aiuto a poveri e bisognosi. Che sì, per l’amor del cielo, è tutta una roba giustissima, ed ognuno lo fa se se lo sente. Io no. Non per il momento. O per lo meno se lo devo fare lo voglio fare perchè va a me, non per carità cristiana o perchè indotto dalla religione. Niente affatto. Decido di sorridere e basta. Non aggiungo altro.

Insomma ognuno decide di trovare la felicità dove meglio crede. Lui ha deciso che le vocine erano meglio e va bene uguale. Ma certo ve lo immaginate questo con cui io ho fatto roba durante una Festa dell’Unità alle terme di Caracalla, che la domenica mattina si sveglia e se ne va a messa. Ecco addirittura la mia amica, la Du Barry, era basita. Anche lui come me aveva una storia su una Claudia Koll. Ovvero un tizio con cui si era divertito per diverso tempo dopo che si era lasciato, e che recentemente aveva riscoperto anche lui la fede. La sua Claudia Koll invece si era messo in uno di quei gruppi di preghiera ed era diventato un mezzo pazzo ed esaltato. E a sentire la Du Barry non faceva più sesso, si era dato solo alla preghiera e all’astinenza. Io basito, ovviamente. Soprattutto perché la Du Barry non aveva mai fatto mistero della sua carica sessuale.

A letto era una bomba ad orologeria. Ed era insaziabile. Ecco, non entro affatto nel merito delle scelte che possono portare a compiere cambiamenti così importanti. Non sono qui per giudicare questo. Ma andiamo, sono qui per giudicare tutto il resto. Come ci si può professare cambiati e baciare in bocca il primo che ti passa davanti nonostante tu sia fidanzato. Oppure il solo fatto di professarsi cambiati ed andare a messa ogni domenica può bastare a redimersi? E poi come funziona, di colpo si ritrova la fede. Provo una leggera invidia. Non perché abbiano ritrovato la fede, ma perché forse questo aiuta tutte le Claudia Koll sparse nella capitale a vivere meglio. Che è quello che vorrei un po’ anche io per me. Essere tranquillo.

Questa settimana niente morale. La morale di storie simili per quanto mi riguarda la dovete trovare ognuno di voi nella vostra testa. La mia morale è che si fa presto a cambiare idea e a dire che le cose sono cambiate. Secondo me, c’è bisogno di essere un po’ più coerenti, e di avere un po’ più di rispetto per la religione, e per chi ci crede per davvero e da sempre ne ha fatto una scelta di vita. Ma noi ghey abbiamo trovato una giusta e valida alternativa. Insomma non sapete quanti preti mi sono fatto io. E questo non può essere solo un dettaglio. Naturalmente i preti te lo dicono sempre dopo che sono dei preti. Perché a saperlo primo, forse, non ci sarei mai finito, e, ne sono certo, nemmeno voi. Ma se una suora dedica Like A Virgin a Dio, figuriamoci se io non posso ballare Let’s Have a Kiki in mutande sul letto ad un prete.

Claudia Koll

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