«Il Manifesto» vuole rilanciare la propria strategia di contenuti e di sottoscrizione, allargando l’audience a più ampie fasce d’età e “nativi digitali” in Italia e soprattutto italiani all’estero. E’ un cambiamento in atto da circa due anni ed è favorito dall’introduzione di canali digital only, che consentano la sperimentazione e i test di nicchie di interesse difficilmente raggiungibili tramite la stampa e la distribuzione.
Il 22 aprile scorso è stata lanciata l’app per iPad, la quale è basata interamente su tecnologie iOS native e contenuti HTML5 responsive.
Da qualche giorno è online la campagna di crowdfunding con con formule di microfinanziamento o di pre abbonamento - da 2 a 220 euro – che si pone l’obiettivo di raccogliere 40mila euro da qui alla fine di ottobre per rinnovare completamente il sito.
Il cambiamento radicale consiste nella rimodulazione dell’offerta del giornale che metterà al centro le diverse audience sui diversi dispositivi e momenti di utilizzo. Una login unificata permetterà al lettore di scegliere il livello di partecipazione, non solo all’informazione pubblicata sull’edizione quotidiana, ma soprattutto alla community che sarà attivata sulla piattaforma web. La nuova presenza online del manifesto sarà infatti composta da edizioni quotidiane in digitale su Web e app native iOS e Android, ma soprattutto da una community di lettori e contributor a vario livello. Il sito ospiterà blog e iniziative editoriali indipendenti sulla scia delle ultime due edizioni di China Files, oltre che campagna di crowdfunding per supportare iniziative giornalistiche con distribuzione digitale.
Tra gli esperimenti già realizzati figurano le edizioni speciali prodotte da China Files, disponibili sull’App iPad, Kindle e Web. E’ stato pubblicato in formato Kindle un numero speciale di Alias relativo alla biennale di Venezia tradotto in inglese
Verranno rilanciati i blog ospitando guest writer, e collezioni tematiche prodotte da organizzazioni e autori diversi saranno confezionate in prodotti digitali su tablet, smartphone e ebook.
Il sito diventerà una community, dove i lettori potranno iscriversi e leggere i contenuti con una struttura paywall, effettuare sottoscrizioni di diverso livello che abiliteranno la lettura su web, smartphone, tutti i canali digitali o bundle digitale-carta. Nell’editoriale pubblicato a firma di Matteo Bartocci, membro del consiglio di amministrazione del quotidiano, viene dichiarata la volontà di sostenersi esclusivamente grazie al lettorato. Un sito senza pubblicità che “non sia per gli inserzionisti o per attirare «traffico» con filmati di gattini o l’ultimo gossip. Un sito di notizie e di «community» finanziato dai lettori”.
Gli utenti saranno inseriti in un unico database senza distinzione di modalità di abbonamento o di lettura, creando una login per ciascun abbonato, il quale potrà partecipare alla discussione, sostenere delle campagne mirate, stabilire le priorità di investimento del giornale fornendo il supporto morale od economico alle iniziative che preferisce. Si vuole far crescere la partecipazione e conoscere approfonditamente i gusti e le abitudini dell’audience. Anche le offerte commerciali saranno mirate e personalizzate sul singolo lettore. Un algoritmo calcolerà un ranking del lettore secondo diversi parametri, e fornirà contenuti mirati e offerte di sottoscrizione agevolate per aumentare la fidelizzazione.
Il progetto verrà implementato a step e si concluderà indicativamente a fine anno. Nel 2014 verranno rilasciati nuovi prodotti editoriali, coinvolgendo anche le edizioni Alias e Le Monde Diplomatique.
L’immagine sotto riportata mostra il cambiamento negli ultimi 18 mesi del quotidiano con il 95% delle entrate derivante da vendite e abbonamenti [nel 2011 era il 58%], il crollo della pubblicità dall’11 al 4% dei ricavi e l’assenza del finanziamento pubblico.