Manifesto per la donna Pink Lady

Da Cellinaalba

Direi che il mio ideale di donna amica, collega, capa, sorella, amministratrice di condominio, farmacista o sacerdotessa protestante somiglia alla mia mela preferita.Anche il nome è quello giusto: parlo della Pink Lady.Avete presente quelle che stanno tutto il giorno sui tacchi senza lasciarsi sfuggire un solo guaito, quelle che fanno finta di non aver appreso che il figlio ha messo il cane in lavatrice solo perché sono in riunione con i consiglieri di amministrazione, o quelle che vincono sempre, ma che se poi perdono una volta ogni trentaquattro mesi tentano di sedurre il capo con un superscollatura per riguadagnare campo?Ebbene loro sono l’esatto contrario della donna Pink Lady.Se in natura la signora delle mele scrocchia e lascia il palato dolcissimo, nel genere umano  la Pink Lady è tosta, creativa, imbattibile e, magari, pure stilosa, ma è dannatamente umana. Con le vere Pink la vita potrebbe trasformarsi in una torta di mele bella da vedere e pure buona da pucciare nel caffellatte. La Pink Lady impartisce ordini e risana i bilanci, ma non si vergogna di addentare un panino davanti al Mac e di offrirti la coca. La signora delle meraviglie conosce a menadito i ristoranti dove servono i migliori vini della regione, ma si concede splendidi ristori nell’osteria della Monna Lisa dove la tagliata di finocchiona e lardo supera qualunque Dop.Pink Lady è femmina femmina. Ma se ne fotte di andare in giro senza trucco e con le occhiaie. E si guarda bene dal comprarsi quei rossetti gommosi che sostano sulle nostre labbra per otto ore e oltre, a prova di tutto. Questo è il Manifesto per la tutela delle Pink Lady. Se la conoscete passatemi mail e contatto Facebook. Le cucinerò almeno una torta a settimana. Se lo merita. 
Menù: Cuore di mele Pink Lady® e pinoli (Il ricettario di Cinzia)

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