Un evento virtuale per una causa reale, basta partecipare qui per aderire e scongiurare, così, la chiusura della Villa Piccolo a Capo d'Orlando, in provincia di Messina. Gli Artisti per Villa Piccolo, promotori dell'inziativa scrivono: "Avendo appreso da notizie di stampa che, a causa delle difficoltà economiche della “Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella”, il Parco e la Casa Museo di Villa Piccolo a Capo d’Orlando rischiano la chiusura, rivolgiamo un appello a tutte le istituzioni pubbliche e private affinché questa eventualità venga scongiurata. Inoltre, la Villa è da sempre sede di importanti iniziative culturali di respiro nazionale e internazionale e, nel periodo estivo, di pregevoli rassegne di musica, arte e teatro, oltre ad essere un richiamo per i turisti provenienti da ogni parte del mondo. Per queste ragioni, sottoscriviamo questo Manifesto, auspicando che questa istituzione - per il contributo che essa ha fornito nei decenni alla cultura siciliana e nazionale - sia valorizzata e resti fruibile, come lo è stata fino ad ora. Un invito particolare lo rivolgiamo alla Regione Siciliana, per chiedere di portare avanti una politica di reale valorizzazione delle Eccellenze culturali, libera da logiche del passato che con la cultura hanno poco a che fare. Siamo certi che il nostro appello non resterà inascoltato".
Villa Piccolo venne costruita intorno agli anni venti del XX secolo e fu dimora dei baroni Piccolo: i due fratelli amavano l'arte e si dilettavano con la pittura e la fotografia, come Casimiro, che era anche appassionato di occultismo, e liriche come quelle che componeva il poeta Lucio, infine la sorella Agata Giovanna che si occupava di botanica. Ogni stanza della Villa conserva i ricordi di ognuno di loro, in quella di Casimiro vi sono le sue apparecchiature fotografiche e gli acquerelli che dipingeva, in quella di Lucio vi sono, incorniciate, le stampe delle sue prime poesie, mentre, la stanza di Agata Giovanna, con i suoi candelabri rosa e i suoi ricami, offre al visitatore la vista di una copia rarissima di una sua pubblicazione sullo studio della Puya Berteroniana, unico esemplare in Europa presente e vegeto a Villa Piccolo.
Vi è anche una stanza dedicata a Giuseppe Tomasi di Lampedusa il quale era spesso ospite dei baroni e, dove pare, scrisse alcuni brani del suo celeberrimo romanzo "Il Gattopardo".
Nel Parco della Villa sorge un cimitero per cani e gatti, voluto fortemente dal barone Casimiro, convinto assertore della teoria che anche gli animali abbiano un'anima.
Villa Piccolo è gestita dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella ed è quotidianamente aperta al pubblico.
Antonella Di Pietro©