Out Of The Abyss risale al 1988 ed è talvolta reputato l’album meno significativo tra i classici dei Manilla Road. In effetti alcuni brani contenuti al suo interno si muovono su coordinate atipiche per la formazione di Wichita: l’afflato epico che aveva caratterizzato Open The Gates o The Deluge viene parzialmente accantonato in favore di incursioni thrash, che non dovrebbero però essere interpretate come un reale cambio di vedute. Mark Shelton afferma infatti che it was the last album in an epic quest by Randy, Scott and I to be as fast and furious as possible with some of the songs…and most of the topics were quite dark and based on Cthulhu mythos or other horror and mystery directions. Il parziale abbandono delle atmosfere rarefatte caratteristiche di ciò che ha visto la luce sino a Mystification è la naturale evoluzione dell’approccio alla materia heavy metal da parte di una formazione alla ricerca di arrangiamenti inediti e linee vocali graffianti. Forse il fastidio che può provocare quest’album è dovuto al fatto che l’aggressività non permette di elaborare a sufficienza i pattern intessuti dalla sezione ritmica, perdendo così per strada il potenziale di “Whitechapel”. Trattandosi pur sempre di un disco dei Manilla Road, sono ancora presenti episodi altamente evocativi quali la stupenda “Return Of The Old Ones” e l’elaborata “War in Heaven”. Ne risulta un lavoro in cui trovano spazio momenti estremamente validi e altri che avrebbero potuto essere collocati all’interno di un side project. Il fatto di averli affiancati fa sorgere alcune perplessità e contribuisce a ostacolarne la fruizione.
Tracklist
01. Whitechapel
02. Rites of Blood
03. Out of the Abyss
04. Return of the Old Ones
05. Black Cauldron
06. Midnight Meat Train
07. War in Heaven
08. Slaughterhouse
09. Helicon