
Ricapitoliamo. Una provincia per esistere deve avere tre requisiti: 350mila abitanti, 50 comuni, tremila chilometri quadrati di estensione. Tradotto significa che saltano 60 province e 127 enti territoriali. Siamo d’accordo. Brunetta vince su tutta la linea: il 10% dei dipendenti pubblici va a casa, ai dirigenti dello Stato va peggio, via il 20%, tfr bloccato, stipendio bloccato, ridotti i permessi sindacali, ferie coatte a Ferragosto e Natale, ticket restaurant massimo 7 euro. La sanità dovrà fare a meno di 30mila posti letto, delle medicine e dei pannoloni negli ospedali (chi voleva il Viagra gratis dovrà mettersi il regale augello in pace). Decurtato il finanziamento alle università (che Iddio li fulmini), alle missioni di pace (guerre camuffate) e, udite udite, alle auto blù. Ridotti i contributi ai Caf sindacali (era ora) e soppressi tribunali e procure con scarso lavoro. Se tutto andrà per il verso giusto ad agosto l’Ivanon aumenterà, non arriverà al 23 per cento. Se l’Italia avesse vinto gli europei la manovra sarebbe passata con qualche mal di pancia in meno. Ora i sindacati scendono sul piede di guerra. Meno male la stanchezza.





