Manon Tanguy è un angelo francese che racconta deserti di pelle, ti ammalia con la sua voce soffice ma intima. La giovane cantante di Nantes ci ricorda che un altro ascolto è possibile. Possiamo lasciarci cullare ascoltando Somniloque ma senza mai prendere sonno. Finalmente abbiamo un’occasione, ammesso che fosse necessario, per mettere da parte Carla Bruni e la sua melensa monotonia musicale. Manon (canto, piano, ukulele) in terzetto con Lolo (basso) e Yanis (chitarra e metallofono), racconta le sue storie in modo davvero affascinante e unico. La cantautrice di Saint Nazaire, ha già ricevuto molti riconoscimenti musicali, a poco più di vent’anni tra il 2011 e il 2012 ha pubblicato il suo primo EP. Selezionata tra i semifinalisti del premio Georges Moustaki nel 2013, Manon ha collaborato con Mina Tindle, Thomas Fersen e Olivia Ruiz e Amélie les Crayons. Quest’ultima ha probabilmente ispirato la teatralità e l’humour che trasmette Manon durante le sue performance.
Il suo primo album Somniloque sarà presentato ufficialmente in Francia il prossimo Aprile 2014, ma se siete curiosi di comprare il suo cd in anteprima o semplicemente constatare se quanto vi ho detto, è vero, avete la vostra occasione! Il 24 Gennaio le Officine Corsare di Torino hanno ospitato la prima tappa del tour italiano del trio Manon Tanguy, che proseguirà ancora per una decina di giorni passando per Bologna il 12 Febbraio, per poi terminare il 14 Febbraio a Treviso. La musica di Manon sembra essere perfetta per la colonna sonora di un film grazie alla sua capacità evocativa, provate per credere. Non preoccupatevi se il vostro francese è un poco arrugginito capirete subito di cosa parla l’Incendiare e se non doveste capirlo, concentratevi semplicemente sulla sua voce: Manon vi farà ondeggiare.