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Manovra Economica: 4G e meno fibra!

Creato il 21 luglio 2011 da Mobiletech

Manovra Economica: 4G e meno fibra!

Ieri è stata approvata in senato la manovra economica del governo per cercare di arginare la crisi e far ripartire l’economia. Tra i tanti aspetti che non tocca a noi commentare, uno invece riguarda proprio il nostro campo: le bande larghe e ultralarghe. 

Il valore dell’internet economy è di 31,6 miliardi, il 2 per cento dell’intero Pil del nostro Paese, un dato molto rilevante, che in un’ottica di crescita economica non può essere trascurato. Proprio per questo una delle voci della manovra riguarda  lo sviluppo della rete Italiana che oggi non si può dire all’altezza del traffico dati richiesto dalla nazione.

Per lo sviluppo il governo ha deciso di destinare le risorse pubbliche dei Fondi strutturali europei 2007-2013 e quelli (eventualmente riprogrammati) Cipe a “interventi finalizzati alla realizzazione dell’infrastruttura di telecomunicazione a banda larga e ultralarga, anche mediante la valorizzazione, l’ammodernamento e il coordinamento delle infrastrutture esistenti”.

Il tutto per rispettare gli obiettivi dell’Agenda digitale europea che prevedono “il diritto di accesso a  internet per tutti i cittadini ad una velocità di connessione superiore a  30  Mbit/s (e almeno per il 50% ” al di sopra di 100  Mbit/s)”.

Un buon obiettivo, ma in che modo hanno intenzione di agire? Il ministro Romani si è espresso a riguardo annunciando la gara per l’assegnazione delle frequenze che  servirà a fare la Rete in 4G; infatti dal 27 giugno 2011, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il bando per l’assegnazione delle frequenze 4G in banda 800, 1800, 2000, 2600 Mhz, provenienti dal Ministero della Difesa e dal passaggio al digitale terrestre, con una base d’asta di 3.1 miliardi di euro. ” Il ritardo strutturale che abbiamo oggi in fibra lo possiamo recuperare velocemente con l’ampliamento della 4G”.

Manovra Economica: 4G e meno fibra!

Ricordo che la rete 4G, conosciuta anche come wimax, permetterà il trasferimento dati a 100Mbit/s in movimento e 1Gbit/s in stasi, contro i 14,4 Mbit/s dell’Hsdpa, per fare un esempio.

Un’idea questa che non dispiace, di sicuro più economica e allo stesso tempo funzionale.

Mi sorge spontanea una riflessione. Il rinnovamento della rete è un passo sicuramente necessario per un paese come il nostro, ma quando si è parlato di altre reti, come quella stradale, sono nate autostrade in certe zone del paese già servite, e in altre continuano a mancare anche le arterie più essenziali.

Se lo stesso discorso venisse applicato per la rete dati, il divario sarebbe il medesimo. Non sarebbe allora più giusto raggiungere uno standard nazionale e poi proseguire con lo sviluppo? O meglio, l’uguaglianza di servizi non sarebbe già il primo passo dello sviluppo?

Una riflessione che vi lancio a priori ovviamente, e spero di essere smentito a breve con un’attuazione responsabile e coerente della manovra, che comunque deve ancora essere approvata dalla camera.

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