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Manovra finanziaria, si parla di “miracolo”

Creato il 18 luglio 2011 da Lupoantonio

 Quale? Quello di mantenere le Province, di non tagliare i costi della politica e di stangare le famiglie? 

Manovra finanziaria, si parla di “miracolo”. Quale? Quello di mantenere le Province, di non tagliare i costi della politica e di stangare le famiglie?Eppure era nel programma di Governo abolire le Province. Ma non se ne fa nulla. ll Presidente Napolitano ha detto che è stato un miracolo quello di aver approvato la manovra finanziaria, per il risanamento del debito pubblico, in due giorni. Sicuro, un miracolo italiano, il “solito” miracolo, quello di affibbiare ancora una volta un’altra stangata alle famiglie italiane.
Una volta i miracoli servivano a fare del bene, oggi i miracoli servono anche a tagliare le agevolazioni fiscali alle famiglie di almeno 1.200 euro all’anno. Ticket sanitari, pensioni, deduzioni e detrazioni, colpi di

machete a destra e a manca… ma questi miracoli già li conosciamo da tanto tempo, ne sono stati fatti tanti, troppi. Siamo stanchi di miracoli.

E le Province non si toccano. Non è bastato inserire questo provvedimento nel programma del 2008 dell’attuale Governo, non sono bastate le proposte di legge di Idv e Fli. E’ forse colpa di Bossi e Bersani che si sono opposti a questo progetto? Sta di fatto che alla fine della fiera neanche il Pdl era favorevole al taglio delle Province. Ma ormai non ci meravigliamo più di nulla. Berlusconi è quasi delegittimato, non ha più la forza che aveva in passato. I suoi progetti sono andati tutti a… escort! Peccato!

Pensate che la Grecia (che è nella melma, per non dire peggio) ha voluto dare un messaggio forte tagliando le Province ritenute inutili, portandole da 57 a 13. Hanno tagliato persino i Comuni da 1.034 a 325 e hanno proposto di ridurre i Deputati da 300 a 200. Certo, la loro situazione non è come la nostra, ma dobbiamo stare molti attenti a non fare la stessa fine.
Qualcuno dice che non siamo come la Grecia, motivo per cui ci teniamo le 110 Province, gli 8.092 Comuni, le Regioni (anche quelli con lo Statuto speciale), i 945 tra Deputati e Senatori (la Germania conta 661 parlamentari). La casta non si tocca, ma ha perso un’occasione d’oro per riappacificarsi con l’elettorato.

Ci hanno rifilato anche un’altra bufala. Nel pacchetto della manovra finanziaria hanno inserito una norma che elimina il contributo ai partiti in caso di interruzione anticipata della legislatura. Per cui, se la legislatura continua fino alla sua scadenza i contributi ai partiti verranno versati regolarmente (quindi non si risparmia nulla). Se dovesse oggi cadere il Governo e gli incarichi parlamentari, i partiti non prenderebbero il contributo per il 2012 ed il 2013. Fumo negli occhi! Perchè gli stessi soldi sarebbero spesi per le nuove elezioni.

Per il resto (stipendi e indennità dei parlamentari) se ne parlerà nella prossima legislatura. E non sono state toccate le spese più rilevanti della spesa pubblica, come i contributi agli enti territoriali, a Camera e Senato, le consulenze esterne nella pubblica amministrazione. Proprio un bel lavoro!
Si era parlato di tagliare i costi della politica, questo sì che sarebbe stato il vero miracolo italiano.



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