Ingiusta, iniqua, regressiva: sono queste le parole con cui i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Alessandria hanno definito la manovra finanziaria di 30 miliardi varata ieri dal governo Monti. Dalla conferenza stampa tenutasi oggi presso la sede Cisl, gli organi sindacali hanno spiegato i loro “3 NO” e dunque le motivazioni che li hanno indotti a indire uno sciopero di due ore lunedì 12 dicembre di fronte alla Prefettura di Alessandria. Punto 1: “No ai provvedimenti che, oltre a deprimere l’economia, colpiscono pesantemente i lavoratori, i pensionati e le famiglie”; Punto 2: “No all’aumento della pressione fiscale ai soliti noti”; Punto 3: “No al taglio delle pensioni cn il blocco della rivalutazione, l’allungamento dell’età pensionabile e la soppressione dei 40 anni”.
Oltre ad una distribuzione equa dei sacrifici, i tre sindacati chiedono misure più forti e concrete contro l’evasione fiscale e che “paghi coloro che non hanno ancora pagato”, un radicale ridimensionamento dei costi della politica e ai suoi sprechi e una radicale riforma delle pensioni che, seppur tutelando gli anziani di oggi, tenga in considerazione le generazioni future, il cui ritiro dal lavoro è niente meno che un miraggio lontano.
Al presidio, che si terrà dalle ore 10 alle 12, Cgil, Cisl e Uil hanno invitato a partecipare lavoratrici e lavoratori, disoccupati, pensionati, cassintegrati e giovani.




