
lo skyliner di Mantova
MANTOVA. Nella
provincia dei Gonzaga e in quella dei Visconti, ovvero a Mantova e a Pavia si
registra il record dei cambiamenti climatici in Lombardia. A Mantova le
temperature massime sono aumentate di 2,7 gradi nell’arco di un decennio
passando dai 19,48 registrati in media tra il 2005 e il 2014 ai 22,18 rilevati
nei primi dieci mesi di quest’anno. Nelle terre pavesi, invece, si è avuto il
maggior aumento delle temperature minime cresciute di oltre 2 gradi da dieci
anni passando da 7,92 a 9,97. Sono i valori limite registrati in Lombardia che
emergono da un’elaborazione della Coldiretti regionale su dati Osservatorio
Mipaaf, che è stata diffusa in occasione della Conferenza Onu di Parigi sui
cambiamenti climatici.
Dall’analisi condotta
da Coldiretti Lombardia risulta anche che la provincia dove è piovuto di più
negli ultimi 10 anni è quella di Pavia, dove si sono registrati in media 901
millimetri di precipitazioni all’anno rispetto agli 858 del livello lombardo.
I territori più “asciutti”, invece, sono Sondrio (819 mm) e Como (855). Il
tutto in un contesto regionale dove il 2014 è stato uno degli anni più piovosi
con quasi il doppio delle precipitazioni medie mensili degli ultimi 10 anni.
«Gli eventi atmosferici stanno diventando sempre più traumatici sia per la
violenza che per la rapidità con i quali si verificano – ha affermato
Ettore Prandini (in foto) presidente
–. In questo contesto il lavoro degli
agricoltori si complica e aumentano i rischi per produzioni e raccolti”.

Nell’aumento delle
temperature, sottolinea Coldiretti regionale, un ruolo importante è
giocato anche dalla cementificazione e dal consumo di suolo: il cemento,
infatti, trattiene calore durante il giorno e lo rilascia di notte facendo
innalzare la colonnina di mercurio anche quando questa dovrebbe scendere e
stravolgendo la normale escursione termica lungo la giornata. “Di solito per le
festività di Ognissanti da noi si andava sottozero: quest’anno invece a
novembre c’erano quasi 20 gradi – dice Franca Sertore 66 anni presidente
Pensionati Coldiretti Sondrio e Lombardia –. Ricordo che in questo periodo
quando ero bambina iniziavano le prime nevicate che poi gelavano e facevano sì
che si conservasse una riserva d’acqua per l’estate. Oggi invece anche i nostri
ghiacciai si stanno sciogliendo”.
Quest’anno il mese
più “torrido” in Lombardia è stato luglio: a Mantova il picco con 34,5 gradi
seguita da Cremona (33,9) e Lodi (33,3). Il record del freddo, invece, si è
registrato tra i mesi di gennaio e febbraio: il primato va alla provincia di
Sondrio (oltre - 6 gradi), poi a Varese (-3,3) e a Como (-3,2).
“E’ strategico
monitorare la situazione e sostenere l’agricoltura quale risorsa per la
gestione e la manutenzione del territorio contro il consumo di suolo – ha
ribadito Ettore Prandini – considerato che in cinquant'anni, dal 1955 al 2011,
in Lombardia le superfici agricole utilizzate sono diminuite di oltre il 25,4%
passando da 1.322.017 ettari a 986.853 ettari, mentre il suolo urbanizzato è
aumentato del 235 per cento. Senza agricoltura si perde prima di tutto una
gestione efficace dei territori, un assunto che è ancora più vero nelle realtà
di montagna, che sono più a rischio di abbandono e isolamento”.
(mpa)