Si annidano ovunque, hanno età variabile e sono dannose per l’intera società: sto parlando delle donne che prima la millantano, ma poi non la somministrano!
Le vittime della “Profumiera” non sono mai uomini scaltri e bastardi da “una botta e via”
Sveglia, tanto non te la dà!
anche perché, di questi gaglioffi, in genere la “Profumiera” si innamora perdutamente. Le sue vittime preferite sono ragazzi tranquilli e ingenuotti che frequentano, seppur in maniera marginale, il suo stesso giro di amicizie: il vicino di casa con cui giocava da piccola, l’amico d’infanzia della sua migliore amica, il fratello minore (e un po’ rincoglionito) di un suo ex compagno di classe e via discorrendo.
In genere la “Profumiera” adesca le sue vittime durante serate “di gruppo”: si avvicina, attacca a parlare guardando il tonto con occhi da cerbiatta ferita e pronuncia frasi ambigue, che inducono il suddetto tonto a pensare di avere fatto colpo.
Risultato?
Nessuno!
Il tonto prenderà a corteggiarla, a offrirle passaggi e beveraggi, a inviarle sms e messaggi teneri su face book e lei:…
Niente!
Lo terrà a distanza come un aquilone e, quando lo vedrà allontanarsi demoralizzato, con una frase carina e talvolta colpevolizzante (tipo “Non ti fai più sentire!”), strattonerà il filo per attirarlo nuovamente a sé.
Ora, per difendersi da una “Profumiera” l’unica è riconoscerla sin dall’inizio, onde evitare di farsi invischiare nel suo gioco perverso.
Innanzi tutto, dovrete imparare il “profumierese” per tradurre con chiarezza le sue reali intenzioni.
Se una donna, dopo che ha passato una serata a chiacchierare con voi vi dirà:
“Tu sei un ragazzo comprensivo”
voi dovrete tradurre
“Da oggi uscirò con i peggiori delinquenti e poi verrò a frignare da te!”
Se lei sospirerà dicendo:
“Tu sei diverso da tutti quelli che conosco.”
Sappiate che la frase completa è:
“Tu sei diverso da tutti quelli che conosco ai quali l’ho data e continuerò a darla.”
“Sei così simpatico!”
Si traduce
“E’ da te che verrò a farmi due risate quando sarò depressa perché un bel tenebroso, mi avrà trombata e scaricata.”
“Tu sei il mio migliore amico!”
Ecco, questa è il top della gamma, quando la sentite, che siate al telefono, in un locale o appesi a una roccia che fate free climbing, fuggite senza mai voltarvi.
In conclusione: farsi beffe per mesi, talvolta anni, di un bravo e ingenuo ragazzotto è assolutamente deprecabile ma, d’altro canto, farsi prendere per il cu… cioè per il bavero per dei mesi, talvolta anni, è da veri rincoglioniti.
Ragazzi, sveglia!