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"Manuale di Compensazione e Autodifesa"

Creato il 22 agosto 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1
In politica non c'è soddisfazione a misurarsi con avversari patacca. Non solo per questo, ma anche per questo,  abbiamo deciso di pubblicare quello che abbiamo chiamato "Manuale di Compensazione e Autodifesa", ovvero 12 consigli  per restare a galla. 
Eccoli, fatene buon uso.
"Manuale di Compensazione e Autodifesa"
1
Definite tutto quello che è comunemente accettato, e contro cui vi battete, «di destra» se siete di sinistra e «di sinistra» se al contrario siete di destra, e fatelo in senso dispregiativo, come se si trattasse di un’imposizione proveniente da qualche autorità di cui bisogna diffidare e non di cose che chiunque, solo volendolo, può verificare.
Riempitevi la bocca di frasi che iniziano con «secondo la versione “della destra (o della sinistra)”», «secondo la ricostruzione “della destra (o della sinistra) », «secondo la storia “di destra (o di sinistra”», e così via.
Ricordate e fate ricordare  che tutto ciò che viene trasmesso dagli organi di informazione è addomesticato e regolato dalla cricca di potenterrimi massoni / templari / gesuiti / bonesmen / banchieri / bilderberghiani / sionisti / case farmaceutiche / militari / fascisti / comunisti /rettiliani / SPECTRE / chi-più-ne-ha-più-ne-metta ... che governano il mondo dietro le quinte, abilmente celati a tutti tranne che a voi, inarrivabili genii e disvelatori di trame oscure, che più i complotti son segreti, più facilmente li scoprite grazie al vostro infallibile fiuto di segugi.
2
Non vergognatevi di proporre le teorie più assurde e bislacche: giustificatele usando il punto di partenza imprescindibile, e cioè l’affermazione «Tutto è possibile». Usando questa formula magica potrete far passare agli occhi degli ingenui qualsiasi scemenza come qualcosa di serio su cui riflettere: sarà poi un gioco da ragazzi, partendo da essa, passare da «possibile» a «probabile», da «probabile» a «praticamente certo» e da «praticamente certo» a «provato al di là di ogni dubbio».
3
Quando vi fanno notare la palese idiozia delle vostre tesi, così palese da non dover neanche essere spiegata, accusate l’interlocutore di avere la mente chiusa e ottenebrata dalla propaganda “ufficiale”, mentre la vostra è aperta, pura e flessibile come quella di un neonato.
4
Il ragionamento per assurdo è un’arma molto potente, quindi fermatevi nei vostri ragionamenti quando avete raggiunto il vostro obiettivo, instillare il dubbio, e non portateli mai alle loro logiche conseguenze finali: è naturale infatti che partendo da sciocchezze si arrivi alla fine del ragionamento a conclusioni ancora più sciocche, che smaschererebbero in un attimo la stupidità delle tesi di partenza.
5
Ribaltate completamente l’onere della prova: voi avete ragione a prescindere, senza bisogno che dobbiate presentare alcuna evidenza delle vostre affermazioni. Che siano gli altri a dimostrare che siete in torto, se ci riescono.
Per giustificarvi citate il criterio di falsificabilità di Popper, naturalmente anch’esso debitamente rovesciato per far sembrare che sia chi nega una teoria (e non chi la propone come in realtà dice il criterio, affinché sia ritenuta scientifica) che dovrebbe mostrare come falsificarla.
6
Già che ci siamo, rivoltate completamente anche i fondamenti attuali della giurisprudenza: coloro che accusate sono colpevoli fino a prova contraria e voi non dovete dimostrare assolutamente nulla delle vostre accuse. Se invece gli accusati siete voi, slinguazzata alla Magistratura e via, invocate le regole di uno Stato di diritto.
7.
Riferitevi a chiunque non si dichiari immediatamente e totalmente d’accordo con voi, come ad un mentecatto troppo stupido per capire le vostre meravigliose intuizioni, oppure come ad un “disinformatore venduto e servo del potere” al soldo di qualche maligna entità, pagato al solo scopo di mentire e depistare i ”nobili ricercatori della verità”, quali voi vi ritenete.
8
Cambiate versione spesso e volentieri, a secondo di cosa vi fa più comodo al momento, dato che a voi, in quanto “Paladini della Verità" che combattono le “bieche menzogne”, tutto è concesso e potete infischiarvene della coerenza.
Tipico esempio: se i documenti “ufficiali” vi sbugiardano dite che essi sono per definizione inaffidabili e di parte, quindi senz’altro menzogneri e quindi avete senza dubbio ragione voi che li contraddite; se invece appoggiano una parte di ciò che sostenete prendeteli come oro colato e scandalizzatevi di fronte all’impudenza di chi osa metterli in discussione.
9
Se quello che avete scritto viene smentito da un vostro oppositore, contrattaccate; se viene smentito da qualcuno che per il resto sostiene la vostra posizione, accettate graziosamente la correzione e lasciate cadere la cosa.
In entrambi i casi, dopo qualche giorno, ripetete tutto da capo ed esattamente come prima, fingendo che nulla sia successo.
Dopo tutto siete gli eredi diretti di quei ciarlatani e venditori di olio di serpente che vivevano allo spalle dei gonzi rifilando loro immani schifezze spacciate per miracolose panacee: certe antiche tradizioni vanno rispettate, perbacco!
10
Date velatamente del bugiardo a chiunque vi si opponga, o tentate qualche altra tattica che, sperabilmente, lo faccia arrabbiare: per esempio ignorate le sue spiegazioni, fraintendetele ripetutamente, fate finta di non capire o qualificate qualsiasi obiezione come insufficiente (esempio classico, esclamare: «tutto qui?»).
Se risponde a tono alle vostre estenuanti provocazioni, portate la discussione sulla sua collera, e accusatelo di insulti e accanimento persecutorio; se invece rimane calmo e in argomento, insistete, anche passando dalle velate insinuazioni agli insulti diretti!!!
11
Se siete in difficoltà perché qualcuno vi attacca, un metodo pressoché infallibile per uscirne consiste nel travisare le affermazioni altrui e nel criticare, quindi, non le vere argomentazioni di chi vi contesta ma una loro versione storpiata e facilmente smontabile.
12
Se non riuscite a trovare abbastanza anime semplici disposte a credere alle vostre luminose quanto bislacche teorie, sul vostro blog di riferimento createvi numerosi e  diversi nickname attraverso i quali inviate commenti funzionali ai vostri stessi post. Naturalmente se avete la possibilità di fare commenti anonimi e quindi non dovete neppure prendervi il disturbo di creare false utenze, approfittatene a piene mani e cosruirete dal nulla un vero e proprio esercito di vostri fan,  tutti, rigorosamente, anonimi.
Si sa che sostenere di aver ragione solo perché sono in molti a pensarla allo stesso modo è una nota fallacia logica, detta argomentum ad populum, molto ben illustrata da Marcello Marchesi«mangiate merda, milioni di mosche non possono sbagliare». http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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