Husain non ha mai avuto uno studio, ma dipingeva le sue opere nelle stanze d'albergo dove alloggiava, pagando poi i danni una volta lasciatale imbrattate di vernici e schifezze varie. Ha aperto quattro musei, collezionava macchine costosissime e manteneva costantemente il suo conto corrente fisso sullo zero.
Di famiglia musulmana, se n'è sempre sbattuto di politica e religione, dedicandosi a dipingere le divinità induiste à la Matisse, Madre Teresa, Gandhi, la Mahabharata.
A un certo punto, tanto per dargli fastidio, iniziarono tutti a prendersela con lui: "Non puoi disegnare le divinità nude! La tua barba non è più morbida come una volta. Perché non disegni le divinità islamiche nude".
Tanto che il saggio Husain decise di andarsene a vivere in Inghilterra e tornare a fare l'eccentrico senza che nessuno gli rompesse le palle, tanto che in un intervista alla BBC disse:
Tutto questo parlare di ispirazione e di 'momento' non ha alcun senso. Scusateci.Ovviamente ora che è morto tutti in India lo rimpiangono.
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