Mara per sempre

Creato il 19 novembre 2010 da Silvanascricci @silvanascricci

Era da settembre dello scorso anno che non mi occupavo della Carfagna.

L’avevo citata di sghembo su alcuni post, ma nessuno a lei specificatamente dedicato.

Oggi mi tocca colmare la lacuna (o come è caro a Bossi senior la laguna; i  veneziani che mi leggono mi perdoneranno), non sono riuscita fino all’ora di cena di ascoltare un GR o di connettermi a internet e ho saputo della strabiliante notizia delle sue possibili dimissioni tra la preparazione di un risotto alla milanese e di un polpettone.

La Carfagna e Silvio sono un binomio indissolubile sono come Gianni e Pinotto, come la falce ed il martello, come Dolce e Gabbana, come il pane e la nutella; non puoi pensare ad uno senza che ti venga in mente, immediatamente, l’altro.

Lo stupore della notizia fa il paio con lo stupore che provo quando penso alla Carfagna ministro di questa repubblica; sono quelle cose che quando accadono lasciano basiti per la loro impossibilità ad avvenire.

Questa notizia dà la misura dello stato di decomposizione (ma non di morte, state attenti) del miglior premier di tutti i secoli e di tutti i mondi.

Sì perchè se anche una come la Carfagna, divenuta esponente politico, parlamentare e ministro per grazia ricevuta da Silvio riesce a permettersi di mandare a spendere il suo pigmalione significa che quest’ultimo è alla canna del gas.

A Silvio I gli è preso un coccolone tale che tra un po’ ci resta secco, ha mandato in culo i capi di stato di tutte le nazioni, al vertice NATO di Lisbona, che hanno aspettato per oltre mezz’ora il suo arrivo (anche se, secondo me, hanno fatto gli scongiuri perchè non arrivasse proprio) anche se questa volta, almeno la Merkel era seduta e non in piedi come una pisquana, perchè Silvio nostro in the sky doveva parlare con la Mara nazionale.

Questa lunga telefonata intercorsa tra i due la dice lunga sulle condizioni del premier; a lui non interessa un accidente delle problematiche internazionali in cui è coinvolto anche il nostro paese; a lui interessa molto di più salvare la carega, i suoi interessi personali e giudiziari.

Inoltre deve essergli bruciata moltissimo, la possibile defezione maranina, anche come uomo.

Ma come, lui, il miglior amante nei secoli dei secoli, il Casanova di Arcore che si fa fregare la sua creatura da uno come Bocchino?

Suvvia, è un affronto intollerabile!

Già l’ossessione della sua vita, Rosy Bindi, piuttosto che dargliela se la cuce ed ora anche il voltafaccia della Carfagna che lo molla per mettersi con uno che porta pure gli occhialini di titanio ed ha la faccia dello studentello liceale…

Decisamente è un periodo che gli dice malissimo tutto.

Mara ti prego, torna da lui; non si uccidono così anche i cavalli?



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