Maradona si racconta: “È come se avessi vissuto 80 anni”
di Alessia Maione - 19 settembre 2014Di Alessia Maione. Diego Armando Maradona si racconta con la disarmante sincerità che lo caratterizza. Un calciatore sorprendente, il più grande forse, una carriera sgretolata da scelte di vita sbagliate:“Si no hubiese tomado droga. Hubiese sido un jugador de la puta madre”, lasciamo a voi la traduzione.
“Prima di arrivare in Europa sapevo che con la mia tecnica me li sarei mangiati”, afferma El Pibe de Oro, “La palla è una e quando sarebbe stata fra i miei piedi, gli altri potevano solo agitarsi”. Ora però qualcosa è cambiato “Le mie figlie sanno che il loro vecchio, nonostante tutto, riesce a fare 90 minuti anche a 53 anni però, anche se ho 53 anni, in realtà è come se ne avessi 78 perché la mia vita non è stata normale. È come se avessi vissuto 80 anni”.
Riguardo l’ esperienza con l’ Argentina: “Dopo che me ne sono andato sono stato male, volevo continuare ma non l’ho fatto perché ho creduto in un amico e oggi, stupidamente, tornerei a farlo perché gli amici sono sempre amici. Non ho visto l’Argentina durante le qualificazioni per il Brasile ma al Mondiale uno ci tiene, il nostro sangue è celeste e bianco e volevo che la nazionale vincesse ma il fatto è che la Germania aveva 50 varianti in più rispetto a noi, era una gara squilibrata, dove quando loro acceleravano, noi ce la facevamo sotto. E quando abbiamo avuto l’occasione con Higuain, che segna sempre, è andata fuori. Una palla che nove volte su dieci va dentro. Ma quel giorno il Pipita si è messo le scarpe al contrario“.