Serata Poetica presso il Radio Wuonz Live Club di Roma, lo scorso 12 Giugno, organizzata da Monica Maggi, titolare dell’Associazione Libradue.0. All’interno di un’inconsueta e particolarmente emozionante notte di Poesie, provenienti dalla Siria, Maram Al Masri, poetessa, ha aperto il sipario declamando le sue liriche.
Da due dei suoi libri, “Anime Scalze” e “Ti guardo”, ecco tratte Poesie lette che hanno fluito dentro il sangue ed hanno riscaldato la mente.
Il percorso è stato avvolto da un alone di realtà raccontato attraverso la trama delle Poesie così “leggere” da due voci diverse, ma concentrate ed intense.
Tre video hanno fatto da intermezzo, il primo sulla Siria, Vie, Palazzi e Moschee, il secondo, “Le Donne come Me”, ritratto sulla persona di Maram ed il terzo, un’animazione 2D, un dono fatto alla grande poetessa da parte di una sua fan.
Descrizioni di rapporti uomo-donna si muovono sinuosamente tra un verso e l’altro. Dal libro “Ti guardo” scorrono immagini, un loop, giochi di corpo tra una donna ed un uomo, ricerca di intenso desiderio.
Un senso erotico svelato e velato.
Non è urlato, ma sussurrato sottolineando una differenza sostanziale tra le culture, occidentale ed orientale, quest’ultima scoperta in tempi recenti.
La relazione con il corpo e con le emozioni sono forti e carnali, sottile diversità con noi occidentali. Noi sembriamo aver perso tali valori, frapposti tra una corsa ed un’altra.
È tutta questione di tempo, di ritmi e di respiri da recuperare.
Osservazioni sulle donne, poi, “Anime Scalze”, sulla violenza da loro subita e sguardi dei loro bimbi chiedendosi il perché delle loro lacrime. Scenario, punto di vista personale, di una società violenta, raccontata senza rabbia ne rancore, così, semplicemente, come appare: reale. Panorami sociali ove il guardare ed il sentire, ancora vividi, si possono toccare. Non si fuggono, anzi, si trattengono questi sentimenti, frutto di sofferenze lontane, metabolizzate dalla stessa Maram, tramite un lungo vissuto verso la serenità, perdonando.
La violenza è “costretta” dentro le Donne; castrata.
Non è parlata se non a distanza, in esilio, lontana, tramite messaggi divulgata, in questo caso con l’aiuto della Poesia.
Gli uomini sono così prepotenti e despoti da non avere rispetto, il loro fiato è sprecato, sporco, sulle Donne, sputato.
L’emozione ha preso posto, tutto l’insieme è penetrato in me, è stato un dolce scivolare sulla pelle, lacrime agli occhi.
Come aver re-incontrato Maram Al Masri al “Festival delle Letterature” di Roma lo scorso 18 Giugno. La voce soave recita proprio Poesie inerenti alla situazione Siriana.
Scelta appositamente oculata per il tema della violenza sulle donne e condivisa con tante altre figure conosciute del panorama culturale Italiano.
Le Poesie, ed ho pensato: vita, dolce immersione dentro emozioni, uniche, hanno toccato corde ritrovate.
Written by Annalisa Civitelli
Photo by Chiara Pasqualini