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Maratona dles Dolomites

Creato il 04 luglio 2010 da Ironfrankie
Rimango sempre un po' intontito dopo certe levatacce. Piu' che la gara in se, e' proprio il fatto di dovermi alzare alle 4 e mezzo (orario ironman) per partire alle 6 e mezzo. Indipendentemente dall'ora in cui mi corico. Per me rimane un delirio. Comunque, ieri sera viste 3 previsioni del tempo, decido per una vestizione estiva, ma con cerata super tecnologica (acquistata all'expo, perche' io di quelle che si riducono intorno ad un mignolo ancora non l'avevo).
Alle 5 e 45 esco dall'Armentarola e mi avvio verso La Villa. Alle 6 e 10 sono in griglia "piccionaia", visto che il mio numero, il 9998, mi relega nell'ultima griglia, sottoposto alle urla belluine di romani (a destra) e di toscani, a sinistra. Molta gente (soprattutto ciclisti) non sa di essere molto sorda e non si rende conto che il tono della voce che hanno e' altissimo. Cosa che si aggrava quando telefonano (ma e' un po' piu' generalizzata): sembra che il tono si alzi a seconda della distanza cui si telefona.
Comunque, alle 6 e 35 (start ore 6.30) siamo gia' in centro a La Villa, ma passero' sotto lo striscione dello start alle 6 e 54. Ovviamente l'obbiettivo e' il percorso lungo, 138 km, 4200m di dislivello. Dopo Corvara si sale per il Campolongo: bastardo forte. 6 chilometri, ma con passaggi al 10%. Ho il miele sullo stomaco e quando mi sento chiamare rispondo male. Poi mi rendo conto che sono il nostro alfiere del triathlon (e dei VVFF) Andrea (Marsigli) in compagnia del nostro ex alfiere Davide Labanti e di un terzo che non ho riconosciuto.
La discesa dal Campolungo e' tranquilla, poi -senza un metro di pianura- su per il Pordoi. Qui mi sveglio, e me lo godo per bene: 11 km a 7%. Nonostante tutto e' quello che soffriro' meno. Discesa dal Pordoi gelida, perche' quasi tutta all'ombra (e potevo io fermarmiper indossare la cerata ipertecnologica?), e poi su subito per il Sella. Bastardo, bastardissimo. 6 km al 9%, e si sentono tutti. Qui capisco che il Giau non fa per me, oggi, e che il percorso medio sara' perfetto.
Infine il Gardena, un po' piatto un po' a strappo. Comunque il colpo d'occhio e' incredibile, qui come sugli altri passi, si vede il lunghissimo serpentone che sale... Arrivo a Corvara bello pimpante e imbocco il corridoio di passaggio per il secondo Campolongo. Nel durante di questi 6 km, mi accade di tutto: il piede comincia ad dolermi (ancora i plantari giusti per la bici non li ho), inizio ad avere crampi, il caldo mi sta prosciugando e un po' di sconforto perche' vengo superato dalla macchina di fine corsa, che qui passa chi ha una media sotto i 13 e mezzo...
Vabbe', arrivo al passo e decido di ritornare al traguardo. Quest'anno va cosi'. Alla fine 80km (compresa la risalita contro corrente all'Armentarola), bellissimi paesaggi e una faticaccia da rifare. Sperando nel sorteggio. Stasera, a cena, per consolarmi il buffet di dolci, anche se la meta' per me che sono allergico a noci e frutti di bosco, era offlimits.
Il report della Maratona

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