Magazine Arte
Ieri sera ho finito di leggere il librone della TASCHEN dedicato alla figura di Chagall, mi sono rifatta gli occhi e arricchita la mente. Bellissimo!
Ultimamente sono molto critica nei confronti dell'arte odierna, del mercato che si lega ad essa, delle biennali prive di Arte costruttiva e dei molti artisti che vengono promossi da gallerie, curatori, critici e collezionisti.
Non molte settimane fa ho letto anche il libro di Pallante che si intitola "Sono io che non capisco" dove spiega bene cos'è che lega la crisi culturale all'arte di oggi.
Ultimamente mi sono un po' stufata della continua promozione degli artisti del passato e vorrei che puntassero di più sull'arte del presente. Ma mi contraddico subito, poichè mi metto ad osservare l'arte del presente, o meglio, ad osservare l'arte che viene promossa nel presente e rimango sconcertata dalla banalità dei contenuti. Quindi come dare torto all'idea dei musei di continuare a vivere sugli artisti del passato? Erano più autentici, non tutti certo, ma molti.
Uno di questi è senza ombra di dubbio Marc Chagall, per tutta la sua attività artistica è sempre rimasto fedele a se stesso, aveva uno stile tutto suo... dipingeva la sua infanzia, l'essere ebreo, l'essere di origine russa, il suo vissuto, i suoi amori, dipingeva tutto quello che aveva dentro di sè ed è quello che lo ha reso Grande.
La cosa che mi è piaciuta è che guardando i suoi quadri vieni trasportato nel suo mondo fatto d'amore e colori. E' quello che una volta molti artisti facevano, ti permettevano di vedere il mondo con altri occhi, te lo "abbellivano" in qualche modo, secondo il loro modo di vedere.
Ora invece non si sa più distinguere la realtà dall'arte, è tutto sullo stesso piano.
E' molto giusto denunciare quello che c'è d'ingiusto attorno a noi, dal consumismo, al capitalismo, all'individualismo e così via.. ma credo che ogni tanto si possa controbilanciare questa negatività che si vive con qualcos'altro, altrimenti rimangono delle denunce fini a se stesse e basta.
L'aspetto che mi ha colpito in particolar modo della pittura di Chagall è che ti aiutava a sognare.
Ed è una cosa che mi è piaciuta moltissimo e mi ha fatta riflettere molto...
In alcune pagine parla anche del rapporto con altri artisti ed è divertente leggere cosa pensava di Picasso e Mirò..! Era molto duro soprattutto nei confronti dell'arte contemporanea (come dargli torto!) infatti preferiva di gran lunga la compagnia di scrittori e poeti invece di quella di altri artisti.
Questo libro mi è piaciuto moltissimo e mi ha fatto amare ancora di più quest'artista. Un'amica ora mi ha prestato il libro "La mia Vita" scritto da Chagall e sono curiosissima di leggerlo..!
Riporto questa frasi che mi sono piaciute moltissimo:
"Se ci fu mai una crisi morale, essa fu quella della pittura, della materia, del sangue e di tutte le altre sostanze: le parole e le tonalità, tutte quelle cose che servono per creare la vita o l'arte. Anche se copri una tela con spesse masse di pittura, senza pensare ai contorni delle forme, anche se fai ricorso all'aiuto delle parole, non necessariamente il prodotto sarà un'autentica opera d'arte."
"L'abitudine d'ignorare la natura è profondamente connaturata ai nostri tempi. Questo atteggiamento mi ricorda quelle persone che non ti guardano mai negli occhi; le trovo fastidiose e devo sempre allontanare gli occhi (...)"
Marc Chagall