Avete tempo fino al 27 marzo per visitare press l’Ara Pacis di Roma le opere del pittore francese Marc Chagall, costituite da 138 dipinti e alcuni disegni inediti provenienti da collezioni private , dal Museo d’Arte Moderna, il Centro Georges Pompidou ed il Museo Nazionale Marc Chagall di Nizza.
La mostra, curata dalla responsabile dalla responsabile delle collezioni del Museo di Chagall di Nizza, Maurice Fréchuret, affronta la relazione di Chagall con il collettivo surrealista, sia sul piano estetico, come nella ricerca dei sogni rivoluzionari che l’accompagneranno per buona parte della sua vita e la influenza che sulla sua arte ebbe l’ebraismo.
Marc Chagall nacque nel quartiere ebraico della città di Vitebskl, in Russia, nel 1887 come figlio di una famiglia operai di nove fratelli. Conobbe la povertà, la precarietà e l’emarginazione della Russia zarista. Nonostante le proibizioni religiose che gli impedivano di catturare immagini, sviluppò fin da piccolo un talento naturale per il disegno. Il suo primo lavoro fu quello di aiutante ritoccatore di uno studio fotografico. A 19 anni si trasferì a San Pietroburgo per studiare Belle Arti e dedicarsi alla pittura . Visse miseramente, finchè conobbe Vivaner, diputato della Duma, che lo mise in contatto con il famoso scenografo del Balletto Russo Lev Baskt, che lo ingaggia per dipingere i teloni di fondo.
Nel 1910 se trasferisce a Parigi, grazie ad una borsa di studio e inizia a tessere delle fruttifere relazioni con l’avanguardia artistica parigina: Guillaume Apollinaire, Blaise Cendrars, Fernand Léger, Robert Delaunay. L’influenza di questi artisti si rende presto visibile nelle sue opere come “Il poeta”, nelle quali si nota un evidente allontanamento dal realismo ingenuo e un avvicinamento al cubismo e all’orfismo. Nonostante la sua adesione alle avanguardie, Chagall ritornerà spesso al suo universo iconografico nel quale si univano la cultura ebraica e i paesaggi della sua infanzia.
Quando torna a Vitebsk lo sorprende la Prima Guerra Mondiale e in seguito la Rivoluzione d’Ottobre. In quegli anni la pittura di Chagall diventa più intima moderando le influenze dell’avanguardia. Il suo appoggio alla Rivoluzione lo porta a lavorare nell’ambito dell’educazione artistica dando lezioni di pittura a bambini orfani.
Due anni più tardi però abbandona definitivamente la Russia e si stabilisce a Parigi fino alla seconda mondiale, quando si vede obbligato all’esilio negli Stati Uniti, per sfuggire alla persecuzione .
L’esilio marca un cambio radicale nella sua opera. Appaiono colori scuri, diffusi, con effetti tenebrosi che esprimono le sue emozioni davanti ad un futuro incerto. Le sue opere perdono la calda atmosfera onirica. Chagall dedicò i suoi ultimi anni alla realizzazione di monumentali vetrate nelle quali si nota la sua abilità nel giocare con i colori, oltre ai motivi legati all’ebraismo.
Per maggiori informazioni:
http://en.arapacis.it/mostre_ed_eventi/mostre/chagall_il_mondo_sottosopra
Nancy Guzman
Per apprezzare le meravigliose opere di Marc Chagall e conoscere gli effetti dei cambiamenti politici e sociali che influirono sul suo pensiero estetico, non potete perdervi “Il mondo al rovescio”. Per godervi le meraviglie del colore e della figura ritiratevi a godervi le passioni oniriche di una notte presso appartamenti a Roma
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Tradotto da: SodapopContattami