Una casa gigante rosa è stata la protagonista della scenografia della sfilata che ha concluso l’ultima New York Fashion Week. Sto parlando di Marc Jacobs.
Intorno alla casa, la “passerella” in ghiaia rastrellata ed erba sintetica a coprire le sedute degli invitati. Il tutto Rosa ed azzarderei un “Radiant Orchid” per la precisione.
Ma queste non sono state le uniche “stranezze” della sfilata, infatti ogni posto a sedere era dotato di cuffie da indossare all’inizio dell’evento. La colonna sonora era un mix di basi strumentali, voci robotizzate e testi narrati ad accompagnare le modelle sula passerella.
La Casa “fuori scala” senza porte, né finestre, dipinta di rosa a contrastare i colori e le forme “militari” degli abiti in scena. Stefan Beckman, il set designer che lavora per Jacobs da 10 anni, la descrive così: “We looked at the toy house in the Monopoly game, ranch houses, military houses for inspiration. Ultimately it became just the stylized idea of a house.”
La struttura è stata assemblata tutta in sito fin dalla notte prima dell’evento e la fase più problematica è stata quella del posizionamento del tetto, che ha richiesto l’ausilio di diverse gru.
Le modelle senza make-up, con le stesse parrucche con le frange lunghissime hanno indossato abiti drappeggiati in tessuti strutturati e pesanti, con colori appartenenti ad una palette “malinconica” di toni del fango, grigio, argilla, khaki, navy, verde e marrone con decorazioni cucite, il tutto in netto contrasto con lo sfondo rosa. Chiara l’ispirazione militare e delle uniformi.
Non amo molto lo stile militare ma qualche capo, quelli in tessuto più satinato, mi ha colpito, una sorta di rivisitazione in chiave “Girly” di quel mondo serio e impostato.
Non potevo non parlare di questa sfilata, la scenografia mi ha subito colpita ed ancora un volta la moda fa entrare nel suo mondo, quello dell’Architettura.
S.
(pic from:themodeofficial.com)