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MARC MONNIER | LA CAMORRA | Edizioni di Storia e Studi Sociali

Creato il 21 ottobre 2014 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

La camorra napoletana nell’indagine

di Marc Monnier

 

Il libro che ha fatto conoscere agli italiani la camorra. Un saggio che aiuta a comprendere le radici e i modi d’essere di un sistema criminale che ha condizionato pesantemente la storia e la vita sociale del Paese

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Sulla camorra esiste ormai una letteratura abbondante e in continua evoluzione, il cui livello non appare in molti casi confortante, mentre testi di rilievo giacciono nelle biblioteche pressoché dimenticati. Un caso emblematico è costituito dal libro di Marc Monnier sulla camorra, oggi noto soprattutto a cerchie ristrette di persone che si occupano direttamente del fenomeno, per ragioni di ricerca o altro. Le Edizioni di Storia e Studi Sociali hanno inteso rimediare allora a questa rimozione proponendo una nuova e accurata edizione del libro, introdotta dalla studiosa britannica Felia Allum (Università di Bath) e da Alessandro Colletti.

Dato alle stampe nel 1862, questo saggio investigativo conobbe sin da subito un discreto successo. Nel 1863 ne usciva infatti la terza edizione, che è quella che qui si presenta. Lavorando su un’ampia mole di dati, raccolti meticolosamente sul campo e negli archivi giudiziari, l’autore seppe conferire allo studio del fenomeno criminale, già percepito e identificato dall’opinione pubblica in epoca preunitaria, un carattere prettamente scientifico, servendosi degli strumenti analitici e metodologici offerti dalle scienze sociali dell’epoca. Per questo motivo, il libro di Monnier costituisce ancora oggi un documento di prim’ordine ai fini della conoscenza storica della camorra. Uscito agli esordi dell’unificazione nazionale, può essere inteso inoltre come il punto di partenza dei percorsi di studio che di decennio in decennio, da prospettive e con esiti differenti, hanno contribuito allo scandaglio e alla spiegazione delle realtà criminali più avvertite nel Paese.

Allum e Colletti spiegano: «Marc Monnier è stato uno dei primi scienziati sociali ad utilizzare strumenti di indagine provenienti da discipline diverse: ciò gli ha permesso di ricavare prospettive e punti di vista davvero inusuali per l’epoca in cui scrive. La sua complessa metodologia, che oggi definiremmo multidisciplinare, è decisamente pionieristica rispetto agli studi sociali di metà Ottocento, e resta ancora oggi un importante approccio di ricerca sociale. Nel suo studio, infatti, l’autore non si limita all’analisi di documenti ufficiali e di atti giudiziari – materiale comunque difficilmente reperibile a quei tempi – ma scava nelle relazioni profonde della setta: raccoglie e decifra le corrispondenze dei camorristi custodite negli archivi della polizia borbonica; alterna descrizioni particolareggiate dei riti di affiliazione a testimonianze di politici liberali e uomini di governo, borbonico prima e nazionale poi. Inoltre, grazie a una scrupolosa osservazione delle dinamiche socio-economiche nella città di Napoli, affiancata da una narrazione quasi romanzesca, Monnier riesce a coinvolgere il lettore fino a guidarlo dentro il funzionamento della camorra; ne svela così l’organizzazione interna, le attività basilari e, in maniera forse involontaria e circoscritta, le ragioni della sua stessa esistenza».

 

Marc Monnier, La camorra, saggio introduttivo di Felia Allum e Alessandro Colletti, Edizioni di storia e studi sociali, ottobre 2014, pp. 170.

 

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