A volte se ne sente proprio il bisogno, ognuno ha il suo buon motivo per concedersi un week end fuori porta, perchè lasciare il normale “tutti i giorni la stessa storia” fa bene a tutti. C’è quello che non ne può più del grigio milanese, quella che è stata male e vuole solo abbandonare microbi e pensieri, c’è chi parte perchè non l’ha mai fatto e chi si unisce per non restare da solo, ognuno a suo modo trova la giustificazione perfetta per mettere in moto e S PA R I R E , ecco perchè, sfidando le previsioni meteo e i consigli di chi ne sapeva di più, abbiamo abbozzato una valigia casuale e siamo partiti verso quella che per qualcuno è stata una casa e che per altri lo è diventata per un po’. Le Marche, sono una di quelle regioni che non ci vai se non ti ci portano e questo è un gran peccato. Questa è la patria di chia ama mangiare e farlo bene perchè, tra ristoranti, botteghe, osterie e bettole deliziose il vostro palato incontrerà il paradiso e i vostri sensi di colpa un portone chiuso. 4 ore di macchina e si incontra il mare, l’adriatico è scuro, tenebroso, i pescatori del porto lo definiscno tormentato e in effetti quel colore verde bottiglia, unito alle onde potenti concede il brivido della commozione a chiunque lo guardi. Questo è il racconto di un viaggio bagnato, ma se è vero quello che dicono, aggiungiamo anche fortunato.
Fano: famosa per il suo carnevale, è la terza città delle marche, ma non fa provincia perchè troppo vicina alla sorella Pesaro che le ha rubato il titolo.
Al Balì: questo è un posto disperso tra le colline di Saltara, gita obbligata di ogni pasquetta marchigiana e meta di numerosi turisti che vengono a vedere il famoso “Museo nella storia”
Urbino: “Urbino…..in cima a un monte di media altezza, ma adagiantesi da ciascun lato secondo ogni piega del pendio, di modo che non ha nulla su un medesimo piano e dovunque si deve salire e scendere”
Da Maria: questo è un posticino che è più un’istituzione, si trova a Novilara e merita davvero (tutta fano la conosce con un altro nome, ma non ve lo sveliamo)
Obbligatorio provare la MORETTA dopo la cena, è un caffè tipico di queste zone creato da Caffè, zucchero, 1/3 di Cognac, 1/3 di anice e 1/3 di Rhum
Pasqua con i TUOI: la parte più bella dell’Italia sono i pranzi infiniti con la FAMILY!
Passeggiata al Porto: pieni come un UOVO e Arcobaleni improvvisi
Il DJSET per smaltire al CALAMARA: DJ LOLA & GIOVI P in consolle
Symposium: uno dei migliori ristoranti di Italia si trova proprio nelle marche, provarlo è obbligatorio
Ciao torniamo a Milano
With LOVE(rs)