di cui l'amministratore delegato aveva parlato al Salone dell'Auto di Ginevra una settimana fa. Dopo la manovra economica varata dal governo, l'amministratore delegato del Lingotto afferma che Sergio Marchionne dà "pieno sostegno" al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. C'è qualcosa di più, nelle sue parole, della "Fiat sempre filogovernativa" "le misure adottate vanno nella giusta direzione", che sono "un segnale all'Europa", ma dà anche un giudizio lusinghiero sul premier di cui apprezza soprattutto la velocità, lo stile. "Di sicuro è stato veramente qualcosa di nuovo, di dirompente, di cui il Paese ha bisogno. Ha il mio totale appoggio. Ieri sono stato estremamente orgoglioso" [...]
(Fonte: Il Messaggero)
Il pro-rompente di Frignano sull'Arno a noi sembra il più impreparato, cazzaro e pericoloso di sempre. Come si fa a fidarsi di uno che cambia residenza per qualche ospitata in un attico di Firenze? O di uno che non riesce neanche ad abbottonarsi il cappotto se non ha la badante al seguito? e che non percepisce tutto il ridicolo di dirci ogni mattina alle sette che è "già al lavoro"?
Si rilassi, Renzi. "Lavori" di meno". Si conceda meno tempo per fare cazzate. In questi giorni, per dire, sulla storia del deficit ha cambiato idea con la velocità con cui fa finta di "digitare" sul PC a mille chilometri all'ora, parlando con qualcuno e guardando altrove. Come direbbe Totò... Ci facci il piacere, ci facci...