Marchionne ha chiuso ‘Termini Imerese’, ecco il ‘modello’ futuro per le imprese

Creato il 26 novembre 2011 da Candidonews @Candidonews

Due giorni fa la FIAT ha chiuso lo stabilimento di produzione auto di Termini Imerese. Presto dovrebbe subentrare un nuovo proprietario, vi sono però dei problemi per la ricollocazione dei lavoratori.

Un riassunto della situazione da Il Fatto Quotidiano:

I 1300 posti di lavoro promessi dalla Dr Motor di Massimo Di Risio, che rileverà con soldi pubblici lo stabilimento realizzato 41 anni fa sempre con contributi statali, sono sufficienti a sistemare tutti, compresi quelli dell’indotto, solo se la Fiat mette sul tavolo 24 milioni di euro di incentivi all’esodo e non i 18 su cui si è impuntata finora. “Un accompagnamento dignitoso”, lo definisce Vitali. Sono quei 32 mi-la euro a testa con cui aiutare i più anziani ad affrontare gli anni della “mobilità” a basso reddito che li porteranno all’età pensionabile. “I 32 mila euro non sono una nostra pretesa, sono scritti nelle tabelle Fiat utilizzate in tutti i casi analoghi”, protesta Landini, “e stavolta invece non ce li vogliono dare. Prima chiudono la fabbrica e poi fanno ai lavoratori questo estremo sfregio, questo sberleffo, questa assurda pretesa di trarsi d’impaccio dicendo che regalano la fabbrica a Di Risio, come se non fosse stata costruita con denaro pubblico”

Marchionne sta distruggendo il sistema sociale del nostro paese. Chiunque dica il contrario ignora i problemi del mondo del lavoro oppure è in malafede. Ce ne accorgeremo presto, comunque, con  la riforma del mercato del lavoro. Il ‘modello’ Marchionne potrebbe rappresentare il futuro del modo di agire delle imprese.


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