Marchons, marchons!

Creato il 25 marzo 2011 da Marco4pres

Allora, chi oltre alle minchiate legge anche gli articoli seri che posto in questo blog (tipo quello sull’11 settembre, sui fratelli Kennedy o sulla Federal Reserve) non si stupirà se ammetto di credere in una “cospirazione spietata e monolitica” (sono le parole di JFK) atta al controllo totale del pianeta, chiamatela Nuovo Ordine Mondiale, Ordine degli Illuminati, Gruppo Bilderberg (ai cui meeting sono presenti come relatori alcuni giornalisti dell’Economist, di proprietà di Sir Evelyn Rotschild, guardacaso) o come pare a voi: l’etichetta non cambia il contenuto del barattolo.

Voglio pensar male, quindi, voglio pensare che davvero ce lo vogliano schiaffare nel culo pesantemente, davvero pesantemente. Ho parlato anche di HAARP, ad esempio, e dopo aver letto un articolo o due (facciamo tre) che ne ipotizzano la responsabilità del recente tsunami che ha travolto il Giappone e – lo scopro mentre scrivo queste righe – anche di quello che ha colpito la Birmania, la Thailandia e il Laos, comincio a credere che sia plausibile. Uh, stavo dimenticando le scie chimiche.

A casa e non solo mi deridono quando lo dico, ma mettiamo che sia vero e buttiamoci dentro anche le pandemie e i vaccini (e qui non sono i complottisti a tirar fuori il caso, ma la principessa del Giappone). Ecco, io vi dico dove siamo diretti, secondo me, se tutto questo fosse vero. Siete pronti? Lasciatemi delirare un po’, vi va?

Buona parte della popolazione mondiale verrà fatta fuori coi mezzi appena elencati (e chissà quanti e quali altri) mentre la restante – i sopravvissuti, i fortunati, gli eletti – verranno definitivamente lobotomizzati e controllati per diventare nient’altro che bestie da soma, pecore da tosare, mucche da mungere: lavoratori obbedienti e colletti bianchi. Quando succederà, visto che siamo usciti indenni dal 1984? Beh, pensateci, qual è la data con la quale ci martellano da qualche anno a questa parte a suon di telegiornali, articoli, film, programmi, libri e via discorrendo su una presunta fine del mondo? Esatto. Potrebbe accadere in quella data, ma non perché l’hanno detto i Maya, quella sarà la scusa, la copertura dietro la quale si nasconderanno per non destare sospetti: gran parte dei cerebrolesi che cammina su questo pianeta si è già convinta che la catastrofe avverrà senza ombra di dubbio, e anche molti scettici o semplici menefreghisti potrebbero caderci. Voilà.

(Ovviamente spero di sbagliarmi, spero di star prendendo una cantonata colossale: preferisco perdere clamorosamente la faccia ed evitare un cataclisma piuttosto che star lì – se ho abbastanza culo – e guardare i cocci da buon uccello del malaugurio e gracchiare: «ve l’avevo detto!»)

Come evitarlo? La storia viene in nostro soccorso per darci almeno un po’ di speranza (che non è razionale, ricordiamolo): sempre secondo me ci stiamo avvicinando sempre di più alla situazione francese immediatamente precedente alla Prima Rivoluzione, con in più i mass media e la tecnologia dalla parte dei cattivi. Ecco, quando un numero sufficiente di persone – ahimè temo a nove zeri – si sarà risvegliata, o semplicemente stufata di sopravvivere e non di vivere – sempre che nel frattempo non si sia rincoglionita a forza di dar retta alle false promesse della tivù – imbraccerà i fucili e scenderà in guerra. Una vera guerra, non una fatta di striscioni e cori e link su facebook. Allons enfants de la Patrie

"La Liberté guidant le peuple" di Eugène Delacroix

Non l’avessi mai detto ai miei genitori. Non hanno capito che la mia è una previsione – per quanto distopica – e non un augurio. “Terrorista”, “t’hanno fatto il lavaggio del cervello”, “fai parte di una setta, fammi vedere i siti che guardi” (che tra l’altro pubblico su facebook), “stai dalla parte del male” sono state alcune delle cose che, digrignando i denti e coi volti scarlatti di rabbia, m’hanno detto. Chissà se avessero reagito allo stesso modo se fossimo nel Ventennio e avessi detto che avrei voluto cancellare dal pianeta i fasci (e a questo proposito penso valga la pena di fare una piccola digressione per esporvi una mia riflessione personale):

Che errore pensare che Nazismo e Fascismo non esistessero anche prima di Hitler e Mussolini! Che errore credere che siano morti con loro!

Ma… e io? Sì, tra i miei miti ci sono Martin Luther King, Gandhi e John Lennon, ma non credo che una situazione del genere si possa risolvere con la non violenza. O almeno non lo credevo. È facile – seduto sul mio letto, al riparo della mia cameretta, riscaldato dalla luce dello schermo del computer – dire: “se c’è una guerra per la libertà (o per qualunque ragione si ritenga giusto farlo) io la combatto”.

Ieri sera, dopo la video-chiamata coi miei di cui sopra, sono uscito col mio compagno di camera per un kebab e una birra e ne abbiamo parlato. A mente fredda – o forse a causa dei fumi dell’alcool – mi sono reso conto d’aver sbagliato, d’essermi fatto prendere la mano dall’idea della rivoluzione perché, diciamocelo, la figura del rivoluzionario è affascinante. E non poco.

Ma voglio credere ai miei genitori, voglio credere nella giustizia, voglio credere che sia possibile cambiare le cose senza perdere l’umanità, dopotutto credo a cose ben più difficili di cui convincersi, no?

Voglio credere nell’amore e non nella paura, ma non per questo smetterò di lottare.

-m4p-



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