Già sicura del pass per Euro 2013, la Nazionale di Pianigiani chiude senza sconfitte il girone vincendo 83-58 a Trieste l’ultima partita contro la Bielorussia. Il percorso netto nelle gare del Girone F regalerà all’Italia un ranking sulla carta favorevole in vista delle fasce dei sorteggi per i 4 gironi eliminatori da 6 squadre del prossimo europeo (a punteggio pieno anche Croazia, Montenegro e Germania). Il nostro Marco Cusin ha contribuito alla causa azzurra con 5.3 punti, 6.1 rimbalzi e 1.6 stoppate in 17.7 minuti di utilizzo come centro titolare. Una qualificazione che ha lavato via dalla Nazionale le brutte prestazioni degli anni passati, un gruppo unito e solido che ha saputo lottare insieme. Nonostante i due illustri assenti Bargnani e Belinelli, la formazione di coach Pianigiani, grazie al suo carisma e all’aiuto di tutto lo staff tecnico è migliorata esponenzialmente concludendo in bellezza a Trieste il proprio cammino immacolato. Proprio in quel palazzetto che ha visto l’esordio tra i professionisti di Cusin. Com’è stato tornare al Palatrieste? Molto emozionante, a Trieste ho solo bei ricordi dei miei primi passi da pro. Ho incontrato tanti amici, ex compagni di squadra, allenatori e dirigenti che mi hanno insegnato molto. Chiudere imbattuti è un risultato prestigioso, forse inaspettato. Inaspettato no. Man mano che passavano i giorni e ci allenavamo insieme ci siamo resi conto della nostra forza, tesi supportata dalle prime partite. Abbiamo costruito un ottimo gruppo, solido e unito e il merito è degli ottimi anni di lavoro con coach Pianigiani e il suo staff. Non è stato facile ma la nostra forza è stata pensare partita per partita senza distrarci e rilassarci dopo le vittorie. Grazie a questo torneo avete costruito una mentalità vincente che forse negli anni passati si era persa? Sicuramente il fatto di scendere in campo sempre per vincere ha contribuito a renderci vincenti. Abbiamo fatto della difesa e del gioco di squadra i nostri marchi di fabbrica. Siamo stati bravi perché non avevamo un girone facile e tutti gli avversari erano pericolosi, le due partita contro la Turchia forse sono le più belle per il carattere e la forza dimostrate nel recuperare lo svantaggio. Il futuro per Eurobasket 2013 è promettente. È presto per parlare ma sicuramente ora siamo più consapevoli e sicuri di noi stessi e gli avversari ci temeranno di più visto il primo posto nella qualificazione. L’importante è che non consideriamo questo successo come punto di arrivo ma come punto di partenza. Neanche il tempo di riposare e si inizia la nuova avventura a Cantù. Sì, ora mi aggrego alla squadra che si sta già allenando. Mi sembra una squadra costruita molto bene da un’ottima società. Sono molto carico e non vedo l’ora di iniziare soprattutto la Supercoppa Italiana (22 settembre a Rimini vs Siena) e le qualificazioni all’Eurolega (tra il 25 e il 28 settembre, primo turno contro il Sofia).
tratto da “Il Popolo” del 18 settembre 2012