Prima che il suo volto divenisse famoso in tutto il mondo come quello dell' "immortale" Ciro Di Marzio della serie "Gomorra", Marco D'Amore, diplomato alla Scuola d'arte drammatica Paolo Grassi di Milano, si era fatto le ossa in teatro prima con "Le avventure di Pinocchio" e "Santa Maria d'America" di Andrea Renzi, poi con la compagnia di Elena Bucci e Marco Sgrosso Le Belle Bandiere e, in seguito, con il successo internazionale di Toni Servillo "La Trilogia della Villeggiatura". Nel 2005 l'incontro con l'amico e collega Francesco Ghiaccio dà vita alla compagnia teatrale e cinematografica "La Piccola Società" che ha prodotto, diretto e interpretato gli spettacoli teatrali "Solita formula", "Il figlio di Amleto", "L'albero" e "L'acquario" e i corti "Gabiano con una sola B" e "Voci bianche", entrambi in concorso al Festival del Cinema di Torino. In tv, prima ancora di Gomorra, si fa conoscere per le serie "Benvenuti a tavola - Nord vs Sud", mentre sul grande schermo esordisce in "Tris di donne e abiti nuziali" di Vincenzo Terracciano, a cui segue il ruolo di co-protagonista di Toni Servillo in "Una vita tranquilla" di Claudio Cupellini (Premio come miglior attore al Galà Cinema e Fiction e al Bobbio Film Festival), che è tornato a dirigerlo recentemente in "Alaska" con Elio Germano. Dopo "Love is all you need" del premio Oscar Susanne Bier e "Perez." di Edoardo De Angelis, che lo vede al fianco di Luca Zingaretti, nel 2014 produce e interpreta con la sua Piccola Società "Un posto sicuro", primo film italiano sui disastri dell'eternit diretto da Francesco Ghiaccio.
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