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Marco Faelli risponde

Creato il 25 ottobre 2012 da Nonzittitelarte

Marco Faelli rispondeIl maestro Marco Faelli risponde ad alcuni messaggi che lo hanno chiamato in causa, rilasciati  nel blog del giornalista Vito Biolchini

Mi è stato girato un commento che in qualche modo mi riguarda e mi sembra giusto dire due parole, premettendo che non ho molto tempo per seguire i blog (so sì e no cosa sono). Il commento è a firma di tale “frominside”, che devo dire di fantasia ne ha veramente molta. Un pò meno di informazione, o di capacità di fare semplici constatazioni. Si meraviglia, infatti, che il Presidente (o, meglio, il CDA) abbia nominato un consulente artistico (sono io) a due mesi dalla nomina del sovrintendente.

Veramente le cose non stanno così: in giugno (quindi ben prima della nomina del Sovrintendente) il Presidente mi ha pregato di assumermi un onere non poco gravoso del tutto gratuitamente: ho accettato, soprattutto perché se non lo avessi fatto il teatro si sarebbe fermato, e in questo teatro io ci lavoro e preferisco che funzioni. E, in effetti, funziona, e anche piuttosto bene, non certo solo per merito mio. Nel mese scorso mi è stato chiesto di prolungare questo “volontariato” e ho accettato: ma era un fatto pressoché scontato, in quanto vi erano atti urgentissimi da fare che non potevano attendere ulteriormente (vi sono stati alcuni giorni in cui il mio incarico era scaduto e si sono creati non pochi problemi e ritardi).

Forse “inside” non lo sa, ma ogni giorno devo prendere decisioni, fare parecchie firme, ecc. ecc., perché la gestione di un teatro lo richiede, e la Direzione Artistica (o Consulenza che dir si voglia) non può restare scoperta: la Sovrintendenza agisce su tempi più lunghi, ma la Direzione Artistica si occupa di questioni quotidiane.

Certo, il Presidente ha autorizzato la programmazione e la presentazione della stagione sinfonica: ma era un fatto inevitabile, e ha agito bene. Se non lo avesse fatto non avremmo potuto programmare la stagione sinfonica in tempo utile, e quindi neppure inaugurarla: non mi sembra un concetto molto difficile, vero “inside”? Inoltre: non è vero che al nuovo Sovrintendente è stato imposto un Consulente Artistico: la nomina che il Presidente mi ha fatto è “pro tempore” (non è difficile da tradurre), e decade naturalmente nel momento in cui viene nominato un Direttore Artistico, perché non ha più ragione di essere. Inoltre: non è vero che “regola vuole” che il sovrintendente scelga cast, programmi, ecc.: questo compete al Direttore Artistico, il Sovrintendente “sovrintende” solamente, a questa come ad altre decisioni; cioè controlla. Non è neppure vero che “regola vuole” che il sovrintendente si scelga tutto lo staff: in molti teatri vi sono ruoli apicali stabili (ad esempio, proprio il direttore di produzione, guarda caso, è stabile in vari teatri). Non riesco, poi, neppure a immaginare quali accordi sotterranei ci sarebbero stati alla base del comportamento del Presidente: da parte mia non mi risultano nel modo più assoluto.

Da quanto scrive “inside” (forse sarebbe meglio definirlo “outsider”) il Presidente avrebbe imposto ad un Sovrintendente da lui stesso scelto (e con non pochi contrasti) un staff preconfezionato in rotta di collisione col Sovrintendente stesso? Un capolavoro di logica, l’ipotesi di “inside”! Quanto poi al fatto che qualcuno dei dirigenti “si mimetizzi” non riesco a capire neppure cosa questo significhi: Bo? Personalmente mi presento tutti i giorni davanti a un terzo dei dipendenti del teatro (il coro) più tutti gli altri che incontro per le mie mansioni; venerdì e sabato sono uscito sul palcoscenico per i ringraziamenti dopo il concerto. Non mi pare di nascondermi, e non mi pare neppure lo facciano i miei colleghi. Quanto poi al fatto che i “Garanti” (garanti di cosa?) abbiano fatto preso accordi col Presidente (o forse col nuovo Sovrintendente, non è ben chiaro nel testo) per avere in mano il teatro, trovo quanto espresso da “inside” delirante! Ci siamo sì trovati a gestire il teatro in pochissime persone, ma per necessità, e in un momento contingente. Ma, personalmente non ho mai pensato di avere il “controllo del teatro”: sono un artista esterno al teatro, che ha firmato un contratto con la Fondazione, che intende onorarlo operando con la maggiore professionalità possibile, e che in un momento di emergenza ha dato una mano, probabilmente perché sapeva di poterlo farlo bene, e anche perché a questo teatro si è un pò affezionato. Tutto qui.
Marco Faelli

Chi è Marco Faelli?

Marco Faelli laureato in Fisica teorica presso l’Università di Parma, si è diplomato in Direzione d’orchestra presso il Conservatorio “Verdi” di Milano, perfezionandosi in seguito presso l’Accademia “Ottorino Respighi” di Roma e quindi presso “I Pomeriggi Musicali” a Milano con Gianluigi Gelmetti. Ha inoltre seguito per un certo periodo l’attività di Peter Maag, importante punto di riferimento per la sua formazione di interprete.

Ha iniziato l’attività artistica presso il Teatro Regio di Parma come maestro sostituto; dal 1980 al 1986 è stato primo assistente e quindi “Altro maestro del coro”, Maestro di sala e Direttore del coro di voci bianche presso il Teatro alla Scala di Milano, dove ha collaborato con Romano Gandolfi (di cui è stato allievo per la direzione corale) e Giulio Bertola; è stato poi Maestro del coro al Teatro Carlo Felice di Genova e al Teatro Regio di Parma e presso la Fondazione “Arturo Toscanini” di Parma. Ha anche svolto attività di Maestro del coro con i complessi di Radio France e della Radiotelevisione spagnola ed ha al suo attivo molte registrazioni discografiche, tra cui, in occasione del Centenario verdiano, Messa da Requiem e Il Trovatore.

Ha esordito come Direttore d’orchestra presso il Teatro Comunale di Genova, e ha quindi diretto opere liriche, concerti sinfonici e concerti sinfonico-corali in Italia e all’estero.
Con i complessi da lui fondati, il Collegium Farnesianum (orchestra barocca che opera con strumenti originali), il Coro Cameristico Maria Luigia e il Coro Filarmonico di Parma, si è dedicato anche al repertorio sacro e cameristico, curando la ricerca, la trascrizione, la riproposta di numerose opere inedite, con speciale attenzione ai criteri esecutivi filologici.

È Direttore artistico della rassegna di musica barocca Incontri Musicali Farnesiani, che si svolge a Parma dal 1997.

Ha inoltre svolto intensa attività di pianista accompagnatore in molti concerti e attività saggistica in campo musicologico.

Come insegnante di interpretazione dello spartito lirico ha collaborato con il Centro di Perfezionamento per artisti lirici del Teatro alla Scala e con l’Accademia Lirica e Corale “Città di Osimo”; svolge anche attività di docente presso la Showa University di Tokyo.
È Stato docente di esercitazioni orchestrali e corali presso i Conservatori di Parma e Mantova. Ha insegnato anche nei Conservatori di Parma e Mantova.
E’ stato Maestro del Coro presso Fondazione Arena fino a dicembre 2009.

Questo fino al suo incarico attuale  di Maestro del Coro presso il Teatro Lirico di Cagliari.

 

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